Paul Pogba, il campione da ritrovare

Un avvio di stagione difficile per la Juve ed il suo gioiello. Pogba deve dare la svolta alla sua stagione, con la "prepotenza" di sempre.
10.10.2015 01:30 di  Luigi Risucci   vedi letture
Paul Pogba, il campione da ritrovare
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

In questo inizio di stagione tra alti, pochi e circoscritti all'ambito internazionale, e bassi, parecchi ed inaspettati, spicca una figura che più delle altre rappresenta il periodo complicato dei bianconeri. E' uno dei giocatori simbolo della squadra, un ragazzo che a dispetto della giovanissima età ha già dimostrato di avere un peso specifico importante, dentro e fuori dal campo. Parliamo di Paul Pogba, protagonista di un inizio di stagione buio, soprattutto considerando le attese e le aspettative che addetti ai lavori e critici avevano nei suoi confronti. In estate, dopo la partenza di Tevez, Marotta ha raccontato di come Paul abbia chiesto maggiori responsabilità, un ruolo da leader, certificato dalla richiesta, accolta all'unanimità dalla società e dal gruppo, di portare il numero 10 sulle spalle. Non proprio una maglia come le altre considerando i predecessori illustrissimi (da Sivori e Boniperti, fino a Platini e Del Piero), una maglia che, oltre agli onori, porta con sé molti oneri. E forse è stata questa ingombrante casacca a pesare sull'avvio di stagione del talento francese, protagonista di prestazioni anonime, spesso irritanti per la leziosità e l'inutilità delle sue giocate. Sia chiaro, stiamo parlando di uno dei talenti più puri del calcio mondiale, forse il giovane più forte al mondo nel suo ruolo ma Pogba deve tornare a fare il Pogba. Nelle prime dieci uscite stagionali Paul ha messo a segno solo una rete (per altro su rigore, contro il Genoa), è apparso nervoso e smanioso di fare sempre e comunque giocate spettacolari, anche quando la partita richiede semplicemente umiltà e sacrificio. L'essere spocchioso non appartiene al giocatore che abbiamo apprezzato in questi anni, la sua forza al contrario è stata sempre quella di unire alla sua classe la semplicità della giocata. Fino ad ora Paul ha fornito prestazioni ben al di sotto delle sue possibilità, risultando spesso tra i peggiori in campo. Il motivo? Pogba sembra voler dimostrare di essere il più forte cercando giocate forzate, cercando il dribbling di troppo, provando a fare la cosa più difficile ad ogni costo.

Questo lo porta ad innevosirsi alla prima giocata non riuscita e fino ad ora sta condizionando pesantemente il suo rendimento. Ora l'infortunio patito in nazionale, che per fortuna sembra piuttosto lieve e lo terrà a riposo per una settimana circa, può essere l'occasione per fermarsi e pensare a dare una svolta alla sua stagione. Pogba deve essere l'uomo cardine del centrocampo bianconero, il giocatore che può cambiare l'andazzo di una partita con un passaggio, un tiro, una giocata illuminante. Con Marchisio e Khedira può formare un terzetto di centrocampo coi fiocchi alla faccia dei detrattori che attribuiscono il calo della Juventus alle partenze di Pirlo e Vidal. La missione di rivitalizzare Pogba spetta al mister ed ai compagni più esperti a cui spetta il compito di catechizzarlo a dovere, ripartendo dalle cose semplici che, fatte da Paul Pogba, si trasformano spesso in assist vincenti e gol decisivi. Alla soglia delle 100 partite in bianconero, il Polpo deve tornare ad essere quel giocatore che ha fatto innamorare lo Stadium ed ha attratto su di sé le attenzioni di tutti i maggiori club al mondo. Dargli la maglia numero 10 è stata un'investitura, se giusta o sbagliata saranno il campo e il tempo a dirlo. In tre anni il gioiello francese è passato rapidamente da promessa a sicurezza, fino a diventare un campione ma in questo quarto anno, con l'europeo casalingo all'orizzonte, deve prendersi la definitiva consacrazione. Le armi a sua disposizione sono risapute: tecnica sopraffina unita ad un'esplosività fisica fuori dal comune. La sua esplosione è avvenuta grazie alla spensieratezza ed alla prepotenza che gli hanno fatto scalare le gerarchie del centrocampo bianconero, fino a prenderlo per mano e a diventarne perno imprescindibile  La stagione della squadra è partita in salita ma la scalata verso lo scudetto resta ancora possibilissima. Questa però, passa attraverso il gruppo e la rinascita di questo ragazzo che, ora più che mai, deve “prepotentemente” dimostrare di valere la maglia che indossa.