Nel segno della Furia Ceca, un nuovo re può spuntare a primavera

28.03.2015 21:45 di Giuseppe Monzù   vedi letture
Nel segno della Furia Ceca, un nuovo re può spuntare a primavera
TuttoJuve.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Giornata amara quella di ieri per i tifosi bianconeri: in una stagione che fin qui ha riservato davvero tante soddisfazioni - in campionato +14 sulla Roma prima inseguitrice, ai quarti di Champions da disputare contro il Monaco ed ancora in corsa per la Coppa Italia, con una rimonta da compiere a Firenze per conquistare la finale - ci stanno pensando gli infortuni ad agitare le giornate di Massimiliano Allegri, della società e dei tifosi.

Lo scampato pericolo per Claudio Marchisio, il cui ginocchio non ha il crociato lesionato e che lo terrà fermo solo una ventina di giorni, pone comunque l'accento sulla coperta corta a disposizione dell'allenatore bianconero.

Piangersi addosso non è un'attività abituale in casa Juventus, quindi mister Allegri è alla ricerca di un nuovo bilanciamento per affrontare l'ultima parte di stagione, quella in cui è diventato obbligatorio raccogliere quanto seminato. Fino al ritorno del Principino,  la distinta bianconera per la prossima partita reciterebbe: Vidal, Pereyra, Pirlo (a sua volta reduce da infortunio, ma pronto a rituffarsi nella mischia), Padoin, Sturaro, Pepe.

Ad aprile è molto difficile che il tecnico livornese cambi il suo sistema di gioco, o l'alternativa più solida, quindi spazio al 4-3-1-2 o al 3-5-2: nel primo caso, i tre titolari dovrebbero essere Vidal. Pirlo e Pereyra lasciando scoperto il ruolo di trequartista; l'eventualità del 3-5-2 vedrebbe i tre sempre in pole (con gli interni eventualmente sostituibili da Sturaro e Padoin), ma darebbe spazio anche a Simone Pepe, abile a giocare anche nella zona centrale del campo, abbandonando la fascia destra ormai habitat stabile di Stephan Lichtsteiner.

E se un problema diventasse l'occasione per far deflagare definitivamente una stella? Facciamo un passo indietro di circa 13 anni: 21 aprile 2002, Piacenza-Juventus si trascina stancamente verso lo 0-0, quando nei minuti finali del secondo tempo si accende la stella di Pavel Nedved (in quegli anni già affermato, ma che alla Juve fino a quel momento era piuttosto in ombra), che scaglia una fucilata di sinistro alle spalle di Orlandoni, lanciando i bianconeri verso uno degli scudetti più belli della storia bianconera ed entrando, da quel momento in poi, nel cuore della Juve e dei tifosi (che ancora acclamano la Furia Ceca allo Stadium, sempre presente visto il suo amore per la Signora ed il suo ruolo nel cda della società).

La primavera 2015 potrebbe essere quella giusta per vedere esplodere il talento di un gioiellino francese, che tanto piace a tutti ma che ancora non ha trovato continuità di impiego nelle fila bianconere: Kingsley Coman. Il francese, reduce da una doppietta con la nazionale under-20 francese, sembra aver acquisito la mentalità juventina, ha nelle gambe la velocità per stare fra le linee di centrocampo ed attacco e la sfrontatezza per tirare in porta quando serve (ricordate in gol in Coppa Italia contro il Verona?).

La pazza idea di Massimiliano Allegri, che a dir la verità finora lo ha sempre visto come seconda punta o come esterno d'attacco, potrebbe essere proprio quella di affidargli le chiavi della trequarti bianconera, visto che in quella posizione il francese si integrerebbe perfettamente con Tevez il quale, oltre a segnare gol fantastici e decisivi, ha nel dna il cosiddetto "movimento a corda" fra zona d'attacco e la trequarti.

D'altronde anche Pavel Nedved non era un trequartista e fu Lippi ad accentrarlo. E alla Juventus, con un Rey avviato verso l'abdicazione (Llorente è dato come sicuro partente a giugno), c'è bisogno di un nuovo sovrano, magari proprio un King-sley. D'altronde, anche Coman porta l'11 sulle spalle.

L'abilità dei migliori calciatori, è quella di saper cogliere il momento: come ieri recitava un tweet della Juventus, #AllezKingsley!