Lo conosciamo il significato di "Fino alla fine?" Dimostriamolo....

Il ruolo del tifoso è essenzialmente quello di sostenere la propria squadra.
24.11.2015 19:30 di Enrico Danna   vedi letture
Lo conosciamo il significato di "Fino alla fine?" Dimostriamolo....
TuttoJuve.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Ogni tifoso ha il proprio modo di vedere le cose, il proprio allenatore preferito, il modulo prediletto, il calciatore intoccabile. Questione di gusti, di sensazioni, di percezioni. E’ difficile essere obiettivi e, alle volte, nemmeno noi stessi riusciamo a capire l’esatto motivo per il quale un giocatore è diventato il nostro idolo oppure quello che appena tocca il pallone ci induce a tirare in ballo i nomi di tutti i Santi e le Madonne possibili ed  immaginabili. Essere tifosi in effetti, può essere la cosa più semplice o complessa del mondo; dipende dall’angolo e dalla prospettiva di osservazione degli eventi. Detto questo però, il ruolo del tifoso è, essenzialmente, quello di sostenere la propria squadra, ricordandosi che, chiunque scenda in campo con la maglia bianconera, in quel momento, rappresenta la Vecchia Signora e come tale va sostenuto. Punto e basta. Sentire certi discorsi allo Stadium o leggere certi commenti sui social, fa davvero rabbrividire, oltre a far sorgere il dubbio che molta gente debba, in primis, fare pace col proprio cervello. Esultare o festeggiare per l’infortunio di un calciatore che indossa la maglia della propria squadra, non è atteggiamento da tifosi, ma da bimbo minchia. Non serve fare nomi e cognomi, perché è chiaro a tutti quale sia il nome o quali siano i nomi dei calciatori finiti del mirino della critica e del tifo.

Non è che ci si lascia troppo sovente influenzare da ciò che scrivono i vari giornali (o giornalai?). Non è che si dà troppa importanza ai giudizi di una categoria, ovvero quella dei giornalisti, che troppo spesso è composta da pseudo tifosi col tesserino? Si fa in fretta ad orientare l’opinione pubblica: Calciopoli ne è stato e ne è ancora, un esempio lampante. Non abbiamo imparato proprio nulla da quella assurda vicenda? Quando impareremo a valutare (il verbo “giudicare” ci piace poco) attraverso i nostri occhi? Oppure non siamo capaci e non siamo in grado di farlo? Siamo così sicuri del grado di conoscenza e di competenza dei cosiddetti esperti che pontificano a destra e a manca? Vedete in giro qualche Brera o qualche Biagi? A noi non pare. Ergo: usiamo i nostri occhi e il nostro cervello, cercando di lasciare da parte il pregiudizio e di togliere le fette di prosciutto che oscurano la vista.Quindi, smettiamola con questo assurdo ed autolesionistico atteggiamento e torniamo a far ribollire di tifo lo Stadium, perché, ultimamente, c’è più partecipazione alle Messe del primo mattino che alle partite della Juve. Pancia piena? Imborghesimento? Noia? Che senso ha passare il tempo a criticare o inveire contro questo o quell’altro? Si aiuta forse la squadra in questo modo? Certo, la Vecchia Signora non mostra un gioco scintillante, alcuni giocatori devono ancora capire dove sono, le scelte del mister non sempre sono comprensibili, le scelte di mercato non hanno convinto appieno: tutte motivazioni plausibili e reali, ma quando i ragazzi scendono in campo vanno sostenuti per tutti i 95 minuti della gara. Tutti, nessuno escluso. Lo conosciamo il significato di “Fino alla fine”? Dimostriamolo….