Juve, Mascherano la potenziale arma in più. Ecco perché
E' vero che il calciomercato di maggio vale quello che vale, che di nuovi accordi e colpi messi a segno se ne legge ogni giorno così come della relativa smentita quello seguente. La premessa, doverosa, è la seguente: sono vietate illusioni di sorta. Eppure il profilo di Javier Mascherano appare come un dei più adatti al progetto bianconero. Ed ecco perché.
Solido, esperto e tatticamente ordinato, il 31enne centrocampista originario di San Lorenzo garantisce duttilità tattica essendo impiegabile anche al centro della difesa (a quattro). Grande interditore in mediana, non disdegna di impostare egli stesso la manovra avendo una discreta visione di gioco. Inoltre dalla sua c'è l'innegabile carisma derivatogli anche e soprattutto dalla sconfinata esperienza europea e mondiale. Un curriculum di tutto rispetto che rendono El jefecito ("il capo") il tipo di giocatore maturo ideale per le ambizioni continentali della Vecchia Signora.
River Plate (2003-2005) e Corinthians (2005-2006) prima, West Ham (2006-2007), Liverpool (2007-2010) e Barcellona (2010-oggi) poi: Mascherano conosce bene i principali campionati sudamericani ed europei, oltre ad avere vinto quasi tutto quello che c'era da vincere: due campionati argentini, uno brasiliano, quattro spagnoli, due coppe di Spagna, due supercoppe di Spagna, due Champions League, due Supercoppe UEFA, 2 Coppe del Mondo per club, due ori olimpici. Senza dimenticare che da 13 anni è nel giro della Nazionale argentina, della quale ha ricoperto i gradi di capitano e le sue prestazioni in occasione della rassegna brasiliana del 2014, in cui si è classificato con la Albiceleste vice-campione del mondo, hanno impressionato per quantità e qualità
Dove collocarlo tatticamente? Come anticipato, Mascherano è un validissimo difensore centrale in uno schieramento difensivo a 4 (garantirebbe dunque riposo a uno tra Bonucci-Barzagli e Chiellini, non dimenticando Rugani), ma il suo ruolo naturale è a centrocampo. Vertice basso, all'occorrenza mezz'ala, per caratteristiche è adattabile ad un 4-3-1-2, al 4-4-2 sia in linea che a rombo, e volendo anche al 3-5-2 posizionato davanti alla difesa e consentendo in tal modo a Marchisio, quando rientrerà dall'infortunio al ginocchio, di tornare al suo ruolo naturale di interno. Fisicità e agonismo tali insomma da conferire alla mediana di Allegri maggiore robustezza e solidità in chiave Champions, proprio quei parametri che forse sono le uniche pecche per quanto concerne la formazione bianconera. Rimane da affrontare il muro del Barcellona magari puntando sulla già dichiarata volontà del giocatore di cambiare aria, anche se è bene ripetere senza facili speranze. Il mercato estivo è lungo e deve ancora aprire, la concorrenza non mancherà.