Il Principino è diventato Re

In questa stagione ha raggiunto la definitiva maturazione. Ecco perchè Marchisio è il vero trascinatore della Juventus di Allegri.
27.02.2015 00:30 di  Luigi Risucci   vedi letture
Il Principino è diventato Re
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

In questa stagione è arrivata la definitiva conferma, la maturazione completa di un giocatore sempre più nella storia dei colori bianconeri: si tratta di Claudio Marchisio. Il centrocampista di Allegri, fresco ventinovenne, specie nell’ultimo periodo della stagione sta prendendo per mano la sua squadra, giocando in più ruoli con la stessa, disarmante naturalezza. Mezz’ala sempre pericolosa con gli inserimenti, regista veloce con i piedi e la testa, sta adattando le sue caratteristiche naturali ai ruoli che Allegri gli riserva in base alle esigenze, anche in corso d’opera. In cabina di regia sembra essere addirittura più a suo agio che nel suo ruolo naturale, senza che la Juventus soffra l’assenza di unicum assoluto come Pirlo in quel ruolo.  Certo Marchisio ha caratteristiche diverse rispetto al bresciano, meno cambi di gioco, meno profondità ma tanta corsa e geometrie ordinate e veloci al servizio dei compagni. In questo momento, con Vidal in appannamento, Pogba straordinario solo a tratti e Pirlo fuori causa, i bianconeri si aggrappano alla classe ed alla personalità del suo “Principino”, vero trascinatore e motore del centrocampo. La costanza di rendimento e la tenuta fisica di quest’anno impressionano (già 32 presenze stagionali, gioca praticamente sempre) nonostante i gol siano solo due, è sempre decisivo e spesso mette lo zampino nelle azioni da gol della squadra, dato confermato dai 6 assist stagionali (uno in Champions).

Da fulcro centrale del centrocampo è recordman per palloni recuperati in squadra, in forza della sua potenza fisica, delle abilità nel recupero e nella successiva distribuzione del pallone che lo rendono uno dei migliori profili in zona mediana d’Europa. Il contratto in scadenza nel 2016 non è un problema come confermato da lui e dal suo entourage, e presto Marotta troverà l’accordo per un prolungamento quasi a vita (si parla di un quadriennale fino al 2020). L’impressione è che Marchisio possa diventare negli anni a venire uno dei simboli della Juventus nel mondo, essendo nato e cresciuto nel vivaio bianconero, risultando un professionista esemplare e modello da seguire anche per i più giovani in squadra. Più di 200 gettoni in maglia zebrata, dall’anno dell’esordio in Serie B alla settima stagione consecutiva, passando per Empoli dove il suo talento si è messo in luce agli occhi del calcio italiano (sulle sue orme sembra muoversi il giovane Rugani, già preso dalla Juve per il pacchetto difensivo della prossima stagione).  51 le presenze con la maglia azzurra, di cui è perno inamovibile, a maggior ragione dopo l’arrivo in panchina del Ct Conte, suo estimatore assoluto. Le sirene inglesi (i due club di Manchester ed il Chelsea) sono solo lontani ricordi, Marchisio è più che mai incastonato nella storia della Juventus e si candida ad esserne leader anche nel futuro. L’ascesa della sua carriera non sembra arrestarsi, dopo la definitiva maturazione avvenuta quest’anno la sensazione è che il bello sia appena cominciato: il Principino è diventato Re!