I colori del successo bianconero

29.01.2015 15:50 di  Caterina Baffoni   vedi letture
I colori del successo bianconero
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Giallo e blu: questi i due colori che tanta gloria hanno portato in casa bianconera. Due sfumature dal sapore di successo.

Riporcorrendo le orme del passato, l'ultima volta che la Juventus si è aggiudicata la Coppa Italia fu nella stagione 1994-1995, superando in finale proprio il Parma( vincendo entrambe le gare: 1-0 a Torino e 0-2 a Parma). Per la squadra bianconera fu il nono successo in questa competizione.

I colori indossati dalla Signora quella sera? Eh sì, proprio gialloblù.

Le ultime due sfide che hanno consentito agli uomini di Max Allegri di accedere alle semifinali della suddetta competizione, come noto, sono state rispettivamente quelle contro Hellas Verona e Parma, i cui colori di appartenenza sono sempre gli stessi: giallo e blù.

Queste due sfumature, hanno sempre giovato alla causa bianconera, sin dai primordi.

Questi colori sono stati indossati molte volte dalla squadra di Torino, e per ricordare la prima volta che furono indossati dagli uomini della Vecchia Signora, occorre risalire con la memoria negli anni ottanta del club bianconero : uno dei decenni più floridi di successi per l’undici torinese.

Era infatti il 1983-1984 quando debuttò uno dei completi da trasferta più iconici della Juventus: l’allora fornitore prese per la prima volta spunto dai colori dello stemma di Torino (un toro giallo, inserito all’interno di uno scudo blu) per la creazione della nuova seconda maglia, che andò a sostituire il precedente completo blu.

La vittoria a fine stagione della Coppa della Coppe contro il Porto – maturata nella finale di Basilea indossando proprio tale casacca – fece il resto, facendo immediatamente di questa uniforme una delle più amate dai tifosi bianconeri.

Come accennato nella prima parte dell’articolo, il completo gialloblu è uno dei più famosi ed apprezzati nella storia dei torinesi – pur avendo debuttato relativamente tardi, ed essendo stato protagonista solo nell’ultimo trentennio.

Utilizzato con continuità fino alla stagione 1989-1990, venne poi ripreso (dopo un anno di pausa) col campionato 1991-92, venendo ciclicamente rielaborato fino all’ultima Juventus trapattoniana del 1993-1994.

Con gli anni settanta e ottanta si affermarono stabilmente seconde mute blu o gialloblù che spesso e volentieri hanno accompagnato alcune delle vittorie della squadra nelle diverse competizioni internazionali (dalla fine dei settanta ai novanta del passato secolo).

 Un anno prima della giallobù, la squadra torinese ha usato un'unica volta nella sua storia una divisa celeste con bordi di colore bianco e nero; ciò accadde in occasione della semifinale di ritorno della Coppa dei Campioni 1982-1983 contro la squadra polacca del Widzew Łódź, giocata il 20 aprile 1983.

Dopo il breve intermezzo della stagione 1990-1991, in cui venne rispolverato un completo nero, dal 1994-1995 al 1997-1998 la seconda maglia ritornò blu, con due grandi stelle posizionate all'altezza delle spalle: sino alla stagione 1995-1996 queste furono riempite di giallo e contornata di bianco, mentre successivamente le stelle passarono a blu e bordate di giallo. Tale divisa accompagnò i bianconeri nella vittoria della finale della Champions League 1995-1996. La storia più recente tuttavia, ha visto trionfare per la trentaduesima volta i bianconeri in Italia, lo scorso anno: decisivi i trionfi in trasferta con la rigorosa divisa gialloblù per la pluriscudettata Juventus di Conte (indimenticabile uno dei tanti trionfi decisivi proprio al Tardini di Parma che portava la firma di Paul Pogba). 

Insomma, si tratta di due colori che, oltre al classico bianconero, hanno sempre saziato l’attesa di tanti sostenitori bianconeri per i relativi successi ottenuti.

Eppure il giallo ed il blù, sono dei colori che sembrano stornare col bianco ed il nero. Ma non è così.

Pensate che il colore giallo occupa la posizione immediatamente dopo il bianco, ed insieme al blu è uno dei tre colori primari che più ispirano sicurezza, saggezza e fiducia. E’ il simbolo della luce, del sole e dell’energia. Mentre il blù simboleggia armonia, serenità e mira al cielo. 

Il cielo, proprio quello pieno di stelle dove la Signora ne ha già agguantate tre, e verso cui spera di alzare per la decima volta la Coppa Italia e non solo.

 

© foto di Federico De Luca