Draxler-mania: curiosità e non solo sul giovane fenomeno tedesco

29.08.2015 19:00 di  Caterina Baffoni   vedi letture
Draxler-mania: curiosità e non solo sul giovane fenomeno tedesco
TuttoJuve.com

Il calciomercato, proprio come questa pazza estate, sta entrando nella fase più calda e decisiva. Pronta ad accoglierlo a Torino, la Juventus ha testato la volontà di fare suo Julian Draxler, altro talentino tedesco che gioca nello Schalke 04. Pur avendo solo 21 anni, Julian può vantare già 29 goals e 166 presenze in prima squadra, con cui ha vinto una Coppa e una Supercoppa di Germania. "Solo" la scorsa estate si è laureato campione del mondo con la Nazionale tedesca ai mondiali in Brasile ed ha un futuro roseo davanti a sè. Di lui hanno scritto un po’ tutti e di tutto ma, scavando tra le fonti tedesche, vi sono delle curiosità inedite sul gioiellino pronto a vestirsi di bianconero.

Il suo goal più bello? Leggete qui.

Durante una simpatica intervista rilasciata ai microfoni di Bundesliga.com, Julian Draxler si è divertito qualche tempo fa a rispondere alle domande poste dai fan tramite Twitter. Alla domanda “Qual è il tuo gol più bello in Bundesliga? " Julian ha risposto con convinzione: “Quello contro il Greuther Fürth nel 2012. Ho tirato forte dalla distanza ed è andata bene. È stata una grande emozione, molto bello da vedere”. Draxler infatti ha un ottimo destro e ci ha abituato più volte a reti segnate da una notevole distanza, sia partendo da sinistra che dal centro. Il goal realizzato alla Trolli Arena è quello che il giovane centrocampista offensivo ritiene più spettacolare, anche di più di quello segnato nel 2013 al Borussia Dortund quando, dopo una bellissima azione, trafisse Weidenfeller con un diagonale all’angolino.

Per quanto riguarda la vita privata, a scuola Julian Draxler è sempre stato uno studente modello. Magari non una cima in ogni disciplina, ma comunque sempre attento e volenteroso. Quando gli chiedete quale sia stata la sua materia preferita tra i banchi di scuola la risposta è secca: l’inglese:“Mi  piaceva l’inglese perché riuscivo a comprendere l’utilità di studiarlo, a differenza di molte altre materie. Quando vai all’estero hai sempre bisogno dell’inglese per comunicare e ho lavorato sodo per impararlo bene”, spiega Julian. Grande segnale di maturità da parte di questo classe 1993, che si dimostra il classico tedesco: serio, impegnato e pragmatico. Chi lo acquista non può ritrovarsi altro che un giocatore diligente e professionale che, a differenza di molti colleghi pigroni, capisce benissimo l’importanza della comunicazione anche nel mondo del calcio.

Tuttavia, sono anche i videogiochi ad avere grande successo fra i calciatori famosi, che non disdegnano qualche ora davanti alla tv col joystick alla mano. L’eterna lotta fra console si ripete ogni anno e mette in disaccordo milioni di gamer, ma se siete fedeli seguaci di casa Microsoft, con Julian Draxler rimarrete delusi: lui preferisce la Playstation. Ebbene sì, fa anche lui parte di quella grande fetta di “romantici” che non si sono fatti trascinare dal fascino innovativo di Xbox. Per quanto riguarda i suoi giochi preferiti, i gusti sono piuttosto classici: “A casa gioco spesso a FIFA, ovviamente. Per il resto ho dei gusti piuttosto normali. Gioco a Call Of Duty, GTA…i classici insomma”, racconta Julian, che poi aggiunge divertito: “Se sono bravo? Beh direi che sono un campione! ”.

Questo è lo Julian Draxler visto fuori dal campo, in attesa di veder sfilare tra i ciuffi d'erba dello Stadium la sua competenza e razionalità tedesca. La Juve riesce a essere scientifica nei suoi investimenti, si sa. Non improvvisa mai, trova la chiave giusta in ogni situazione e spesso ha la capacità di moltiplicare i soldi che spende sul mercato, come dimostrano anche le recenti plusvalenze legate ad Arturo Vidal e Kingsley Coman. La trattativa aperta per Julian Draxler infatti si sposa con quelle che hanno portato in bianconero prima Paul Pogba, soffiato al Manchester United addirittura a parametro zero, e poi Alvaro Morata, riserva nel Real Madrid e protagonista nella squadra di Massimiliano Allegri. 

Dietro ogni mossa c’è l’impronta di una costante progettualità che, da quattro anni a questa parte, ha permesso alla Juve di aumentare le distanze con la concorrenza. Draxler è un altro dei simboli di una Germania che ha indirizzato con intelligenza la ricchezza garantita dai settori giovanili per poi crescere gente come il talento tedesco. Il trequartista completo e in linea con i principi del calcio moderno, una mezzala universale, come ha sempre sostenuto il suo ct Joachim Löw. E' questo il desiderio bianconero per eccellenza che la Vecchia Signora non vede l'ora di coccolare.