Calcio italiano sempre più alla deriva: avete capito che non era Moggi il mostro?

Il calcio italiano è sempre più alla deriva
05.07.2015 21:15 di  Enrico Danna   vedi letture
Calcio italiano sempre più alla deriva: avete capito che non era Moggi il mostro?
TuttoJuve.com
© foto di Andrea Ninni/Image Sport

Chi controlla chi? Chi controlla cosa? Qualcuno che controlla c'è? La risposta a queste domande pare essere sempre la stessa: nessuno. Il calcio italiano annaspa, ma non tenta nemmeno di combattere i propri demoni. Eppure nove anni fa, ci avevano assicurato che il male era stato debellato, che avremmo avuto un calcio finalmente pulito, etico, regolare. Belle le favole, ma bisogna saperle raccontare o, quanto meno, bisogna fare in modo che almeno la trama stia in piedi. Il brutto è che oggi, non ci si stupisce nemmeno più e si fa fatica anche ad indignarsi: e sì, perchè tutta l'indignazione e tutte le carte dell'ipocrisia buonista, se le sono giocate in quella maledetta estate del 2006. Da allora di cose ne sono successe, e ben di peggio, ma ovviamente l'asticella e la voce mediatica si sono alzate solo quando di mezzo c'era la Juve, in un modo o nell'altro. Ricordate Scommessopoli? Bonucci, Pepe e soprattutto Antonio Conte lapidati e sottoposti a pubblico linciaggio senza se e senza ma. Poi invece, capita che qualcuno compri le partite, lo confessi e che in pochi si interroghino su chi le abbia potute vendere quelle partite. Capita che un consigliere federale venga indagato per tentata estorsione, ma il tutto venga tacitato nel giro di poche ore. Capita che una Società fallisca e che nessuno si sia accorto di nulla. Capita che una Società, che ha un bilancio da far accapponare la pelle anche a chi di contabilità non ci ha mai capito un fico secco, inizi a spendere e spandere attingendo da capitali che risultano avere percorsi nebulosi e poco chiari.

Capita che una Società faccia mercato avvalendosi dei cosiddetti Fondi d'investimento che spostano giocatori come se fossero pedine di un domino, tutto, fuorchè impazzito. Capita che la stessa Società che fa mercato coi soldi del monopoli provenienti da chissà quali lidi, nel rispetto dell'etica sportiva, contatti un giocatore sotto contratto con un'altra Società italiana e che addirittura venga tacciata di aver assunto comportamenti vomitevoli dal padre di un calciatore che ha preferito accasarsi altrove. Capita che una Società italiana non abbia ottenuto la licenza Uefa per disputare le Coppe (campanellino d'allarme, no?), ma che nessuno chieda spiegazioni, indaghi, accerti. Cosa deve ancora accadere prima che i vertici del calcio si decidano a riformare questo sport? Sono passati nove anni da quel nefasto 2006 e, checchè se ne pensi, ciò che fu chiaro a tutti è che il codice di giustizia sportiva fosse inadeguato e andasse riformato e rivisto al più presto. Parole, parole, parole: inutili e sterili “bla bla bla” che, come litanie senza costrutto, ci siamo sentiti ripetere per anni. Quando ci si deciderà a fare pulizia? Quando si allontaneranno certi personaggi? Verrebbe da dire “mai”, perchè sarebbe come chiedere allo Stato italiano di allontanare la Mafia dal nostro Paese: missione impossibile, ed è inutile ribadire il perché. La testa di Moggi l'avete avuta: tutti felici e contenti, problemi risolti? Qualcuno avrà prima o poi l'onestà intellettuale di porgergli delle scuse? La Juve è andata in serie B, Moggi radiato: il tutto per non aver commesso nessun illecito; gente che ha rubato soldi, falsificato bilanci, alterato risultati e partite e che si è resa responsabile di violazione dell'etica sportiva è tranquillamente libera di continuare a delinquere. E' questo il calcio che volete? Datevi la risposta che vi pare più opportuna. Non lo chiedete a Tavecchio però: è troppo occupato a incalzare la Juve con più o meno velate minacce in merito alla richiesta di risarcimento post Farsopoli. Eppure le banane contengono potassio: il che dovrebbe essere positivo.....