Berardi is back!

21.04.2014 09:30 di Christian Pravatà Twitter:    vedi letture
Berardi is back!
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

“E’ come prima. No, si è montato. Ognuno sceglie la tua verità” con queste parole Luciano Ligabue raccontava le critiche ricevute dai cantanti che vivono “Tra palco e realtà” nella sua omonima canzone. Parole che possono trovare la giusta collocazione anche nei confronti di quei giocatori che da giovani debuttanti colpiscono immediatamente le folle con giocate straordinarie ricevendo grandi lodi, ma che finiscono subito nell’occhio  del ciclone quando inevitabilmente attraversano un periodo di calo fisico o mentale.

Domenico Berardi è uno di questi ragazzi: finito agli onori della cronaca e osannato dopo i 4 gol rifilati al Milan, ma trascinato giù nelle settimane successive quando il digiuno dal gol ha cominciato a diventare troppo lungo, condizionato anche da una squalifica di tre giornate a seguito di un fallo di reazione.

Il giovane diciannovenne del Sassuolo, in comproprietà con la Juventus, è rimasto tranquillo, rompendo il silenzio sabato scorso nella sfida salvezza contro il Chievo: il suo controllo di palla in corsa e il diagonale con il quale ha trafitto Agazzi è da grande campione navigato, l’ideale per mettere a tacere le voci (molte delle quali ingiuste) che ultimamente lo avevano riguardato.

Ma non aveva un brutto carattere? Ma non era un montato? Chi lo dice non conosce il ragazzo, una persona assolutamente genuina e con i piedi per terra. Forse bisognerebbe smetterla di sputare sentenze (nel bene e nel male) su questi ragazzi che ogni giornata scendono in campo e danno tutto se stessi per la causa della propria squadra. Berardi ha sposato la causa del Sassuolo, non ascoltando le voci di mercato invernale, alcune anche estere, che avrebbero fatto traballare chiunque. Domenico è rimasto con la squadra che lo ha lanciato poi la scintilla con Malesani, chiamato al posto di Di Francesco, non è scattata e le prestazioni ne hanno risentito, ma grazie alla convocazione di mister Cesare Prandelli per i test della nazionale in questa settimana e la fiducia ritrovata con il rientrante Di Francesco, l’attaccante ha ritrovato la sua dimensione ed è tornato rispondendo alle critiche a modo suo: con il gol.

Ci si domanda allora dove siano finiti i “poeti del Calcio” che davano già per spacciato questo talento? Berardi, come Gabbiadini, Zaza o Immobile deve avere la possibilità di esprimersi al meglio trovando continuità.

Il problema è che in Italia forse si ha troppa fretta di trovare subito i nuovi Baggio, Del Piero, Pirlo, Totti per tornare a vincere a livello mondiale. Siamo sicuri che trovare altri campioni come loro sarà impossibile, ma non è detto che questi ragazzi diventino grandi in modo diverso, lasciamo ai giovani il tempo di crescere e maturare, sicuramente non ce ne pentiremo.