Attenzione al ruggito del " leone"

05.03.2015 18:00 di  Caterina Baffoni   vedi letture
Attenzione al ruggito del " leone"
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Involuzione? Stanchezza fisica? Fuoriforma? Chiamatela come volete, ma attenzione: IL " 14 " di Pamplona, sa come rispondere alle critiche. Ovviamente sul campo.
La Champions per continuare a sognare? Certo, anche se Fernando Llorente non sarà probabilmente titolare nel ritorno di Dortmund contro il Borussia, quando la Juve si giocherà il passaggio nei quarti di finale. La coppa Italia però è la fiammella per mantenere accese le speranze dei tanti supporters bianconeri che hanno da sempre avuto fiducia in Llorente, a partire da inizio anno probabilmente pagandone la troppa fiducia, proprio perchè ha deluso le aspettative di molti data la sua bassa media realizzativa rispetto allo scorso anno. Llorente è stato ormai scavalcato da Morata nelle gerarchie di Allegri, e ciò si è palesemente dimostrato di partita in partita. Nel 2015 il centravanti navarro ha giocato pochissime gare partendo dal primo minuto, sfruttando il fatto che la Juventus fosse impegnata su più fronti (Coppa Italia e  Champions). Ma attenzione: Llorente sa come reagire. 

L’oggetto misterioso ? Il flop del momento? Dalla stalle alle stelle e viceversa ?Come spesso, se non sempre, succede questo in Italia. L’ex Bilbao come noto, sta attraverdando un delicato periodo, tanto da essere scavacato secondo alcuni, nelle gerarchie. Qualche settimana fa venne pesantemente criticato: ma ecco che a Cesena risulta essere l'uomo decisivo per gli uomini di Allegri, così come nella successiva sfida delicata contro l'Atalanta, sbloccata dallo stesso spagnolo.

Quando l’occhio del ciclone era fisso su di lui, arrivava la prima rete in bianconero: 22 settembre, gara interna col Verona, debutto dal primo minuto. Probabilmente e come spesso accade, la maggior parte della gente ricorda semplicemente il numero delle reti messe a segno da un attaccante, " snobbandone " o magari attribuendone una scarsa attenzione all'utilità in campo di un simil giocatore nel meccanismo di una squadra. Llorente è tra i primi giocatori al mondo a sapere prendere spazio dal proprio marcatore e a insaccare con un colpo di testa preciso, potente e imparabile. Un pezzo di bravura, un antipasto estratto dal proprio repertorio.  Un inserimento tecnico-tattico ancora da perfezionare certo, ma di grandissima importanza se attuato nel migliore dei modi.

Non vive solamente per il goal Fernando, ed è proprio lui il primo a sottolinearlo. Gioca per la squadra. Altra azione, cross, ancora una volta :  stop, protezione di fisico e di tecnica del pallone, sponda per il compagno in area. E poi ancora e ancora. 

Questo è Fernando Llorente, questo è il giocatore apprezzato e quasi sempre determinante alla causa bianconera, coccolato e spronato anche nei tempi bui, quando accettò di rimanere fermo un anno pur di approdare in bianconero. Chi lo ha seguito con la maglia del Bilbao e con quella delle Furie Rosse nutriva e nutre tutt'oggi pochi dubbi sulle qualità del centravanti. Un attaccante moderno, un giocatore forte fisicamente, abile tecnicamente, con un baricentro stranamente basso a dispetto della mole, un fattore che gli permette di essere abile anche nello stretto con una agilità sorprendente. Nel basket Llorente sarebbe un centro, nella pallanuoto una boa. Nel calcio, sembra aver tutte le caratteristiche per essere l’attaccante giusto per il gioco di questa squadra. Un centravanti capace di proteggere la palla, sacrificarsi per la squadra, fare da sponda per aprire il gioco o servire gli inserimenti senza palla dei compagni, abbastanza freddo sotto porta, un giocatore da marcare con attenzione. No, non è Trezeguet. E’ semplicemente Llorente. Con qualche goals in più, sarebbe ancora più apprezzato ovviamente. D'altronde è quello che si richiede ad ogni attaccante che pratica questo sport.

Ma siamo sicuri che Allegri gli preferisca Alvaro Morata come tanti credono ? Forse, ma è anche legittimo ricordare che la Vecchia Signora è attualmente in corsa su tre fronti importanti: Champions League, Campionato e Coppa Italia. Quest'ultimo, il trofeo che permetterebbe alla Juventus di cucire sul petto la stella d'argento, a partire dalla semifinale importante di questa sera contro la Fiorentina, dove il navarro partirà da titolare. 

 

Al di là del sorpasso dell’amico Morata,  nessuno si offenda, men che meno Allegri insoddisfatto quando alle sue scelte di campo viene accostata la parola “turnover”, ogni volta che la Juventus chiama, Llorente risponde "presente" nelle partite che contano. 

Ciò che interessa principalmente, è la sua presenza in area di rigore: anche in assenza di una manovra letargica, la Juve può sperare di buttarla in mezzo e consegnare a Fernando le chiavi della partita, servendo assist decisivi al compagno di reparto. Dopo le incertezze estive e un adattamento difficile, Llorente era definitivamente esploso. Ora si è fermato di nuovo. Eppure, quando riparte...non sa più come fermarsi. 

Da scommessa a usato sicuro il passo è breve. Lui ha già avvertito tutti a partire da stasera: ricominciare più forte di prima per riconquistare il cuore di tutti i tifosi, ma soprattutto per agguantare una vittoria importante.