Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro

27.02.2014 16:50 di  Leonardo Labita  Twitter:    vedi letture
Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro
TuttoJuve.com

Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro.
Perché rischiare che il divertimento duri solo qualche stagione?
Perché rischiare l'arrivo di un altro Andrea Agnelli, di un altro Antonio Conte?
Perché rischiare il ritorno di una Juve che vince, rivince e stravince, mettendo record su record?
Giammai, per carità. 
Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro.
Inventati qualsiasi cosa, magari anziché fare il taglia e cuci delle telefonate, potrebbe essere più alla moda creare dei tweet o dei messaggi whats up compromettenti, inviati da Marotta agli arbitri.
Oppure, se proprio volete farla eclatante e diversa dalla precedente, non mettete in mezzo sempre il solito DG, da dipingere come il capo della cupola.
 Perché non provare ad investire di tale ruolo qualcuno di insospettabile?
Qualche idea? 
La moglie del presidente, lo storico magazziniere, la moglie di Umberto Agnelli, il figlio più grande di Nedved... oppure visto che parliamo di cupola, perche' non sospettare del papa uscente Ratzinger, a pensarci bene queste storiche dimissioni non hanno mai convinto del tutto...
Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro.
Non vorrete che poi la cupola inizi a scricchiolare e a fare più acqua del Titanic, inventantevi qualcosa di forte e inattaccabile, supportate il tutto con l'appoggio della stampa e delle televisioni che non vi manca, altrimenti rischiate che qualcuno vi possa fare delle domande di questo tipo:
Ma se il male era stato definitivamente estirpato con la radiazione di Moggi, oggi come mai si parla sempre di una Juve aiutata, di una Juve ladra?
Chi può essere il nuovo capo della cupola bianconera?
La FIGC? 
Quella stessa FIGC con la quale è in corso un contenzioso da milioni e milioni di euro? 
La classe arbitrale?
 Quegli stessi arbitri, consapevoli di rischiare la propria immagine ad ogni minimo errore pro-Juve?
Ma soprattutto, dove era il complice bianconero quando in squadra avevamo gente come Molinaro, Felipe Melo, Amauri, Melberg e Poulsen?
 Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro.
Cosi facendo, vi potrete godere un sano campionato, uno di quelli che tanto vi piace.
Un campionato di quelli dove l'inter del Mancio, scippava lo scudetto a quegli stessi romanisti che oggi, indignati proclamano un sit-in di protesta, e ieri invece facevano spallucce, preferendo ai sit-in, la visione di un episodio dei Cesaroni.
Un campionato di quelli, dove nell'anno del giubileo casualmente vinceva la Roma e fa niente se si cambiavano le regole degli extracomunitari in corso.
Un campionato di quelli, dove i tifosi Laziali, dopo aver celebrato il funerale del calcio, si vedevano omaggiati qualche giorno dopo di uno scudetto, per mezzo dell'unica Collina laziale spuntata nel mare di Perugia, quegli stessi tifosi capaci perfino, in una domenica di maggio del 2002, di tifare contro la proprio squadra, pur di andare contro la Juve.
Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro.
E pazienza se in futuro giocatori mediocri con palmares imbarazzanti, non potranno servirsi della scusa del nemico vestito di bianconero, per giustificare una carriera banale, come avviene puntualmente per i vari Galante, Colonnese, Righetti, Turone.
Qualche lato negativo ci dovrà pur essere, pazienza.
Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro.
E se necessita l'intervento del governo fate pure, come giustamente ha già evidenziato il deputato Miccoli (PD) al neo-presidente Renzi.
D'altronde in questo preciso momento storico del paese, è giusto che anche la politica si interessi alle moviole.
Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro.
Cosi anche Paparesta non avrà bisogno, durante l'imparziale moviola di Mediaset, 
di sfoderare delle imbarazzanti citazioni del tipo " C'è anche un rigore per la Juve che non mostriamo per sinteticità" , avvenuta in occasione del tanto discusso derby.
Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro.
Si potrebbero evitare scempi giornalistici come quelli a firma del corriere dello sport del tipo "L'importante, ora, è che non ci prendano in giro. Che non vengano a dirci - Nicchi, o Braschi, o direttamente qualche dirigente della Juve - che abbiamo visto male, che pensiamo male, che non è vero niente. Perché noi sappiamo, e lo sanno anche loro, che abbiamo visto benissimo e che è tutto vero: anche stavolta la Juve, nel momento della difficoltà, ha avuto un aiuto dagli arbitri".
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E non dimenticate di demolire lo Stadium che come scrive Melli" è un sacrario dove non si può fare nulla contro la Juventus". 
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Cosi forse riusciremo a capire cosa significa tifare davvero, visto che come ha detto pochi giorni fa l'attore interista Fabio De Luigi "Se sei della Juve e' troppo facile, noioso, come quelli per cui, il pallone e' mio. Bisogna soffrire un po' per poi godere, l'inverno e' bello perché sai che arriverà la primavera. Se invece prendi una squadra dove è sempre stata .Sono sempre li a ballare tutti nudi dopo un po' ti annoi".
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Si farebbe anche un favore alla musica italiana, che verrebbe ripulita da pseudo-rap che riescono ad ottenere un po' di notorieta' inventandosi la canzone rap intitolata: "Contro la Juve".
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Almeno così perfino il granata Ormezzano non dovrà vivere l'incubo di come "Ora bisogna capire come ruberanno il quinto derby di fila" e il bomber Meggiorini (11 goal in A in 134 gare !) non dovrà fare la figura del codardo rimuovendo di corsa l'account di twitter.
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Ora che sta tornando il famoso vento del potere, lo stesso vento da cambiare, come denuncia il saggio Franco Melli "Ci vorrebbe un movimento d’opinione giusto che cambi il vento, perché fino ad oggi tutti hanno spinto a favore della Juve".
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Basterà nominare un commissario super partes che faccia pulizia, ieri e' stato Guido Rossi, oggi potrebbe essere Massimo Moratti, ormai spoglio delle vesti da presidente, ma sempre ricoperto dall'aureola dell'uomo di sport dai sani principi e dalla lealtà innata.
Almeno questa volta radiateci. E' più sicuro
E' l'unica salvezza per chi ormai ha scelto di non vedere, di non sapere, di non dare il giusto peso ai fatti e ai numeri, ma solo di nascondersi dietro un patetico, banale e sempre comodo, Juve ladra, Juve aiutata, Juve favorita.
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