500 presenze e non sentirle
Nome Gianluigi, cognome Buffon, per molti soltanto Gigi, per molti altri il portiere più forte dell’ultimo trentennio. Debuttò a soli 17 anni in serie A, nel novembre del 1995 in Parma-Milan, quando Nevio Scala si prese l’onere e l’onore di farlo esordire, nonostante la sua giovane età. Per la cronaca quel match finì 0-0, non male non subire gol, per un esordiente. In gialloblù collezionò 168 presenze, prima di approdare, nel 2001, nella squadra i cui colori segneranno ogni altro passo della sua vita calcistica: la Juventus. Fu l’anno della vendita di Zidane al Real Madrid, ma fu anche l’anno in cui i proventi ricavati da questa cessione, permisero alla dirigenza bianconera di acquistare Fabio Cannavaro e appunto, Gianluigi Buffon. Il palmares del numero 1 bianconero non necessita di ulteriori commenti: con la maglia del Parma vinse una Coppa UEFA nella stagione 1998/99, una Coppa Italia, sempre nel medesimo anno e una Supercoppa Italiana in quello successivo. In maglia bianconera invece, l’attuale capitano della Juventus ha vinto 5 Scudetti (escludendo quelli revocati), 4 Supercoppe Italiane ed 1 Campionato di serie B. E’ proprio questa la circostanza in cui probabilmente Buffon si è legato per sempre a questi colori. Da portiere più forte del mondo ha accettato di giocare nella serie cadetta, su piccoli campi di provincia, pur di non abbandonare la Juventus.
E’ stata, probabilmente, la più grande dichiarazione d’amore a cui i tifosi non sono rimasti indifferenti: un numero 1 nello sport, ma anche nella vita. Il culmine della sua carriera, lo raggiunse proprio in quel periodo quando, in terra tedesca, diventò insieme a tutti gli altri azzurri un eroe nazionale. Impossibile non mettere al primo posto delle sue gioie personali, la vittoria del Mondiale nel 2006, in cui, tra l’altro, fu determinante in diverse circostanze. Le 500 presenze in bianconero, in un calcio in cui le bandiere sono ormai in via di estinzione, le ha raggiunte mercoledì 29 ottobre 2014, ironia del destino, contro il Genoa, la squadra per cui simpatizzava da piccolo. Non ha alcuna voglia di fermarsi il capitano bianconero che infatti ha prolungato il suo rapporto con la Juventus per altri 2 anni, quando le primavere saranno quasi 40. Ha vinto praticamente tutto nella sua storia calcistica, ad eccezione della tanto inseguita Champions League, che andrebbe a riempire l’ultima casella vuota di una carriera leggendaria. Magari è proprio questo l’ultimo obiettivo di Gigi. Dopo l’addio di Del Piero è diventato lui il capitano della squadra. In Italia è già riuscito ad alzare il trofeo dello scudetto e a portare la Juventus sul gradino più alto del podio, il sogno sarebbe riuscirci anche in Europa. Forse utopico pensarci adesso, ma si sa, cercare di ottenere sempre il massimo, è roba da Numeri Uno.