Luciano Moggi: "Calciopoli tragedia umana. Prescrizione? Non mi fido della Giustizia italiana"

Parla l'ex dg.
31.07.2015 18:00 di  Alessandro Vignati   vedi letture
Luciano Moggi: "Calciopoli tragedia umana. Prescrizione? Non mi fido della Giustizia italiana"
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Come riportato da Il Tirreno, Luciano Moggi è intervenuto a Tirrenia per l'appuntamento "In Compagnia sotto le stelle". L'ex direttore generale della Juventus ha parlato dei suoi piani futuri e non solo, partendo da una possibile nuova collaborazione: "Maurizio Mian sarebbe l'unico in grado di risollevare le sorti del Pisa. Potrebbe tranquillamente portarlo in serie A. Ha le risorse per farlo. Maurizio è un amico e se Mian riprendesse il Pisa, sarei il primo a dargli una mano. Calciopoli è stata a suo modo una tragedia umana, perché ha rovinato carriere e persone, come gli arbitri, che hanno combattuto dieci anni per essere assolti, altri invece che avevano pesanti responsabilità non sono stati colpiti dalla giustizia. La Juve era troppo forte e aveva il dominio in Italia e in Europa. La cupola non era quella che hanno indicato, ma quella che ha giudicato. A me hanno voluto far dire cose che non ho mai detto e che sono state pronunciate da altri. Come è avvenuto in più circostanze sulle frasi dette da Bergamo e che volevano attribuire a me. Quando c'eravamo noi la Juve era l'azienda che andava meglio nel gruppo Fiat. I tifosi mi hanno chiesto perché ho lasciato andare il processo in prescrizione; il motivo è il fatto che non mi fido della giustizia italiana, infatti i processi penali e civili hanno dimostrato che non c'erano risultati alterati e i sorteggi arbitrali erano regolari, ma nonostante tutto mi hanno radiato. Infatti, per provare la mia colpevolezza, sono andati a cercare le griglie arbitrali, come fattore possibile per alterare i risultati. Ho fatto delle telefonate al designatore, cosa che oggi non si può più fare, soltanto per chiedere spiegazioni su direzioni di gara che ritenevo discutibili. La cosa che mi da più fastidio è quando mi definiscono un ladro.

Sono una persona molto religiosa che spesso fa beneficenza. Lotito dovrebbe spiegare perché tutte le settimane si vedeva con Fabiani e Bergamo. De Santis ha ricevuto una telefonata da Meani, dirigente del Milan, dicendogli di non ammonire tre giocatori importanti sotto diffida dei rossoneri, prima della partita con la Fiorentina. De Santis sarebbe dovuto andare in procura a denunciare tutto ciò e il Milan in serie B, invece parlò con Meani e gli disse “Ho cinque arbitri per la vostra partita, senti Galliani quelli che gli stanno bene. Meani, dopo aver sentito il dirigente rossonero, conferma che andavano tutti bene tranne De Santis. Il processo ha attribuito a noi la scelta dell'arbitro che doveva dirigere il Milan in quell'occasione. Il calcio di ieri? Presidenti come Anconetani e Rozzi mancano al nostro calcio. Sapevano condurre società e non spendere soldi. Anconetani era una persona che conosceva i giocatori, li sapeva comprare a poco e vendere a tanto avendo poche risorse a disposizione. Sono contento di stare fuori da questo calcio, diretto da persone incompetenti, mentre quando c'eravamo noi la Nazionale aveva l'ossatura della nostre squadre e vinceva il campionato del mondo. Oggi i risultati della nostra rappresentativa li vedete tutti e sono la conseguenza del fatto che la federazione è in mano a coloro che hanno guidato Calciopoli. L'Inter, secondo il procuratore, era quella che rischiava di più perché era maggiormente coinvolta, invece il verdetto gli ha assegnato i nostri scudetti, che sono 33, tengo a precisarlo. Facchetti telefonava agli arbitri, cosa che noi non abbiamo mai fatto. Moratti? Il primo responsabile non è lui, ma Tronchetti Provera. Il rigore su Ronaldo a Torino? A quel rigore l'Inter non ci sarebbe dovuta arrivare perché aveva tesserato in maniera irregolare Recoba e doveva essere retrocessa in serie B l'anno prima".