Grassani: "Calciopoli? Giustizia sportiva e ordinaria dicono la stessa cosa”

27.03.2015 17:10 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Grassani: "Calciopoli? Giustizia sportiva e ordinaria dicono la stessa cosa”
TuttoJuve.com
© foto di Stefano Porta/PhotoViews

«La sentenza Müller? Tanto rumore per nulla», sono queste le parole dell’avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo, intervenuto questa mattina a Rete Sport, in merito alla sentenza sul caso-Heinz Müller, l’ex portiere tedesco del Mainz, a cui un giudice del lavoro ha riconosciuto il diritto ad essere assunto a tempo indeterminato dopo due anni di contratto: «I giudici ordinari, spesso sono impreparati quando devono risolvere controversie sportive: in questo caso la sentenza ci vuole convincere che la vita lavorativa di uno sportivo possa durare fino a 60 o 65 anni, ma è del tutto inaccettabile». 

Grassani parla anche della sentenza su Calciopoli: «Ci sono due ordinamenti che procedono in maniera diversa dall’altra. C’è una verità sportiva, passata in giudicato definitivamente, che piaccia o no, che ha stabilito che vi erano delle frodi sportive. Al tempo stesso c’è una verità di giustizia ordinaria, molto più lenta, che quasi dieci anni dopo ha cancellato alcune alterazioni, assolvendo alcuni arbitri, ma ha di fatto confermato la associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, tuttavia per la prescrizione non è stato possibile arrivare a giudicare. Le due o tre verità, quella storica, quella processuale e penale e quella della giustizia sportiva, sostanzialmente e ragionevolmente coincidono». 

Sul caso Parma, infine, l'avvocato Grassani ritiene che, benché la credibilità del sistema calcio sia ai minimi termini per evidenti lacune che hanno portato a «tanti piccoli casi Parma anche nelle serie minori», si stiano ponendo «le basi perché non avvengano più situazioni del genere». In questo senso, «il fair play finanziario garantirà forse meno spettacolo ma uguali condizioni per tutti, contratti onorati e campionati che iniziano con venti squadre e finiscono con venti squadre».