Morabito: "Agnelli ed un altro manager in Lega"

29.07.2016 12:40 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Morabito: "Agnelli ed un altro manager in Lega"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

A Calciomarketweb.it, Vincenzo Morabito, agente Fifa ed esperto di mercato, ha fatto le proprie considerazioni su Inter, Milan, Juventus e sulla situazione generale in Italia. Lo ringraziamo per la disponibilità e la cortesia.

Innanzitutto cosa ne pensa di Candreva all'Inter? "Operazione che sicuramente era nell'aria. Francamente non so se era quello il reparto in cui l'Inter doveva essere rinforzata, però è un giocatore che ha fatto vedere alla Lazio e agli Europei che ha grandi qualità".

Perché secondo lei l'Inter dove ha più mancanze? "Credo che abbia bisogno di qualche innesto sulle fasce e poi in mezzo al campo bisogna capire cosa succede: Melo possiamo considerarlo un ex, Medel non si sa. In attacco a parte Icardi, abbiamo visto che Eder non è un goleador, Palacio è datato, quindi un altro attaccante ci starebbe bene. Il mercato dell'Inter non è ancora decollato. Qualche uscita ci deve essere e Santon ha avuto problemi sia con il Sunderland che con il Napoli. Penso che l'Inter sarà una delle società più attive nella fase successiva di questo calciomercato".

A proposito di Icardi, pensa che potrebbe lasciare l'Inter e andare al Napoli? "Intanto mi lascia un po' perplesso il suo comportamento, ha avuto la fascia di capitano. Posso capire che possa esserci sempre il desiderio di migliorare la parte economica e che il Napoli giochi la Champions League, però fare queste trattative ed esternazioni non è il massimo. Poteva anche essere un'operazione interessante per l'Inter, ma io penso che non si farà perché andrebbe a rinforzare una diretta concorrente che invece senza Higuain si è indebolita molto. Ora l'Inter può lottare anche per il secondo posto".

Un suo pare su questo disaccordo tra Mancini e società, lei da che parte sta? "Penso che quando arrivano nuovi proprietari c'è sempre qualche difficoltà, soprattutto se sono stranieri, e l'Inter da qualche anno ha preso questa strada. Chi è rimasto sta facendo i salti mortali per poter mettere d'accordo tutte le parti, non mi riferisco a Mancini, ma a Piero Ausilio e a chi lavora con lui. Roberto ha un carattere difficile perché pretende molto e ha visto che l'Inter è rimasta ferma. Il suo atteggiamento secondo me è una provocazione e uno stimolo per far decollare il mercato nerazzurro. Ma io penso che alla fine questi disaccordi rientreranno, non ci saranno dimissioni di Mancini, neanche all'inizio del campionato".

Come vede la situazione in casa Milan? "Siamo un po' messi male. Il discorso dell'Inter vale anche per il Milan, con l'aggravante che ancora non ha fatto il cambio di proprietà. Questa trattativa con i cinesi non è andata in porto e non si sa se riprenderà. Ogni tanto rispunta Mr. Bee ma poi alla fine chi deve mettere i soldi è Berlusconi e non credo sia ancora disposto a farlo, con tutto il bene che può volere al Milan. E' arrivato Montella ma non può risolvere tutti i problemi, che sono tanti. Ci sono dei ruoli da sistemare, una rosa da tagliare, l'operazione Bacca non è andata in porto. Tanti punti interrogativi e quindi Milan e Inter sono alle prese con un inizio di stagione un po' complicato".

Con l'acquisto di Higuain, la Juventus ha già chiuso i conti? "Per lo scudetto li avrebbe chiusi comunque. La scelta di Higuain è stata una scelta in funzione della Champions e in funzione della propria immagine internazionale. La Juventus ormai è proiettata verso un progetto che non ha eguali in Italia, le altre squadre devono correrle dietro ma non hanno una direzione. Ogni anno cresce la società, la qualità della rosa e i bilanci. Dobbiamo metterci in testa che se vogliamo far decollare il calcio italiano dobbiamo seguire l'esempio della Juventus e smetterla di dire che vince per favori arbitrali. Anche la lega italiana avrebbe bisogno di rinnovarsi perché i problemi che abbiamo derivano da qualcuno che ha lavorato male. Io proporrei Andrea Agnelli come presidente di Lega e magari prenderci un bel manager della Premier League per insegnare a tutti i nostri come si lavora".