Gianluca Di Marzio: "Vidal, la Juve non ha mai pensato alla cessione, Hernandez poteva arrivare in prestito con diritto di riscatto"

27.10.2014 11:15 di Giuseppe Giannone   vedi letture
Gianluca Di Marzio: "Vidal, la Juve non ha mai pensato alla cessione, Hernandez poteva arrivare in prestito con diritto di riscatto"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Gianluca Di Marzio, giornalista "Sky" ed esperto di calciomercato, si sofferma, nel consueto editoriale scritto per "Calciomercato.com", ad analizzare i retroscena relativi al mancato arrivo in bianconero di Javier Hernandez, attualmente in forza al Real Madrid, e, soprattutto, alla mancata cessione di Arturo Vidal: "Zittisce tutti e si riprende la Juve. Rieccolo, Vidal. Letale, velenoso, maledetto dagli avversari. Segna e impone il silenzio ai critici. Quelli che ne prevedevano già la cessione a gennaio dopo qualche disavventura notturna e un ginocchio a volte capriccioso. Per la Juve, non esisteva e non esiste il problema Vidal. Lo è per quelli che devono affrontarlo in campo. Certo, alcune marachelle fuori dal campo non sono piaciute e non piacciono a nessuno, ma il rendimento sul campo non ne è mai stato condizionato. Ecco perché Marotta e Paratici non hanno mai preso in considerazione l'idea di una sua cessione, chiamiamola punitiva.

Chi lo vuole (vorrà) si dovrà comunque ed eventualmente presentare con un'offerta di quelle a cui è forse impossibile dire di no. Come l'estate scorsa, quando, nonostante mille voci, l'unico vero contatto con il Manchester United è avvenuto verso la fine del mercato, durante la trattativa per il Chicharito. La Juve voleva Hernandez in prestito con riscatto, prima che si inserisse il Real. "Ma perché non facciamo un'operazione a titolo definitivo? Quanto vorreste di conguaglio inserendo Vidal e valutando il nostro sui 20?", la richiesta dello United. A Torino ci pensarono un po' e spararono sui 60 milioni. Provocatori, chiaro, tanto per non venderlo. Troppi quindi, anche per un club come il Manchester che non ha badato a spese sul mercato. Da quel giorno, è calato il silenzio. Lo stesso che adesso pretende l'Arturo furioso, pronto a parlare ancora solo sul campo".