Gazzetta - Lothar Matthäus: "Juve su Draxler e Gotze? Non hanno la tempra da leader. I bianconeri restano i più forti in Italia"

03.08.2015 08:10 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Gazzetta - Lothar Matthäus: "Juve su Draxler e Gotze? Non hanno la tempra da leader. I bianconeri restano i più forti in Italia"
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© foto di Alessio Alaimo

L'ex campione dell'Inter e della Nazionale tedesca, Lothar Matthäus, ha analizzato i temi del campionato italiano ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport": Khedira è venuto a Torino perché il Real Madrid non lo voleva più. Altrimenti non l’avreste mai visto in Serie A - ha dichiarato Matthäus -. Draxler e Götze nel mirino dei bianconeri? Bravi, giovani, tecnici. Ma non hanno il carattere dei campioni. Manca sempre qualcosa per arrivare al 100%. Se sei Götze e non giochi, vai dall’allenatore e imponiti. Invece niente. Non sono tipi come Tevez, Pirlo, Vidal. Quante difficoltà avrà la Juve per sostituire quel trio? Ne avrà, di sicuro, dovrà cambiare molto lo stile di gioco. Cercava un regista al posto di Pirlo, ma Khedira, già infortunato, non è quel tipo di giocatore. Come Mandzukic non è Tevez e Vidal è una grande perdita. Mi piace tantissimo, farà la differenza per il Bayern. Mi somiglia, è un leader, aggredisce e segna. E sa anche gestirsi con intelligenza. In finale a Berlino sembrava dovesse essere espulso subito, invece è arrivato alla fine. Tornando alla Juve, rimane la squadra italiana più forte. Tanto da arrivare al quinto scudetto di fila? Io spero che Milano torni in alto, che Inter e Milan vadano di nuovo al livello della Juventus e possano dare più interesse al campionato. Non possono arrivare dopo il Genoa, con tutto il rispetto per quella società. Al calcio italiano serve anche il Milan, in alto. Più competizione, non il solito torneo chiuso in anticipo come succede in Germania con il Bayern, aiuta tutto il movimento, anche a livello europeo. Ci sono gerarchie storiche che non possono sparire in un paio di stagioni. Questo è il mio ragionamento con la testa. Se parlo con il cuore, sempre l’Inter avanti di almeno un punto sui milanisti. Shaqiri? Se compri uno per 16 milioni, poi non lo fai giocare e cerchi di venderlo subito vuol dire che hai sbagliato. Podolski era in prestito, parcheggiato dall’Arsenal, e si sa come finiscono questi trasferimenti brevi. Ma lo svizzero ha lasciato il Bayern per imporsi, era il primo cambio di Robben e Ribery, aveva sempre mostrato le qualità anche al Mondiale. Non può sfociare tutto in un grande equivoco tra allenatore, società e giocatore.  Perisic? Bravo, veloce, segna anche. Ma vale Shaqiri. Se ne hai uno simile in casa, perché buttare altri soldi?".