Fanna: "Mentalità vincente caratterizza da sempre la Juventus. In Italia nessuno all'altezza dei bianconeri"

03.05.2016 13:50 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Fanna: "Mentalità vincente caratterizza da sempre la Juventus. In Italia nessuno all'altezza dei bianconeri"
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Pietro Fanna, ex centrocampista tra le altre di Juventus, Verona e Inter, ha rilasciato una lunga intervista a zonacalcio.net. Ecco le sue considerazioni:

Quali sono le sue considerazioni in merito allo scudetto vinto dalla Juventus?

“E’ stato uno scudetto più difficile degli altri, però alla lunga la Juventus ha dimostrato di essere la più forte in Italia. Ormai si conferma da cinque anni, ha questa mentalità vincente, che la caratterizza da sempre, anche quando c’ero io. Attualmente credo che la società sia una delle migliori, ancora una volta la squadra si è confermata un gradino sopra le altre. E’ chiaro, se gli scudetti si vincono così facilmente in Italia, vuol dire che le altre stanno facendo male: l’unica ad aver lottato e ad aver fatto un grande campionato è il Napoli, ma non è bastato perchè la Juve sotto tanti aspetti è più organizzata“.

Qual’è la situazione che si vive a Verona, considerato il cambio d’allenatore occorso durante la stagione e la retrocessione avvenuta già matematicamente qualche giornata fa?

“Un’annata da dimenticare, iniziata male e finita peggio. Il cambio d’allenatore ha sortito qualcosa di buono, ma alla lunga si è visto che i problemi ci sono e c’erano già anche prima. Si è sperato, ma poi ci si è resi conto che probabilmente non era l’anno nostro. Adesso mi auguro che con questa delusione possa la società costruire subito una squadra in B vincente, una squadra che possa tornare in Serie A perchè il pubblico e i nostri tifosi penso se lo meritino“.

Domenica si sfideranno Verona e Juventus, a che match assisteremo? Considerata la gara del Verona con il Milan

“La Juve non è il Milan, è chiaro che i bianconeri non regalano niente a nessuno. Proveremo a darle fastidio, ma in fin dei conti speriamo solamente che il campionato finisca il prima possibile, per evitare di subire altri goal e infierire su quest’annata. La squadra ormai ha la testa libera, ieri ha giocato anche abbastanza bene, ma è chiaro che avere di fronte la Juve dà sempre stimoli nuovi. Ci sarà lo stadio pieno ed è l’ultima partita in casa, si spera che venga fuori una gara, almeno da parte nostra, lottata e giocata“.

Tra i tre vinti con la Juventus ed uno vinto con il Verona, a quale degli scudetti è legato di più?

“Quello con il Verona è stato il più bello perchè insperato, tra i tre che ho vinto con la Juve, invece, forse il più bello è stato il primo perchè ho giocato spesso da titolare. Su cinque anni ne ho vinti tre, in fin dei conti ne ho di tutti un buon ricordo, però è chiaro che quello conquistato a 19/20 anni con i bianconeri è stato il più emozionante tra i tre“.

A proposito di scudetto, Lei ne ha vinto uno anche con l’Inter. Come valuta la stagione, invece, la stagione della squadra di Mancini?

“L’Inter è una squadra come il Milan, la Fiorentina e la Roma: sono squadre devono strutturarsi, devono trovare continuità sia di risultati che di mercato se vogliono lottare per lo scudetto. Non sarà facile, personalmente io ho passato quattro anni abbastanza buoni a Milano, speravo di far meglio, però è stata anche quella una bella esperienza che ho voluto io e quindi accettiamola così. L’importante è sempre dare il massimo, credo che le concorrenti per raggiungere la Juventus dovranno lavorare bene e non in maniera improvvisata“.

In chiusura, progetti per il futuro?

“La mia strada me la sono già costruita, il calcio lo vedo da fuori. Ho collaborato un po’ col Verona in questi tre anni ed è stata una bella esperienza vedere le partite della Serie A, però da subito non ho voluto far carriere. Ho vissuto questi anni in modo sereno e sinceramente era proprio quello che cercavo“.