Zuliani sul caso Acerbi: “Mi è venuto in mente quando Conte prese sei mesi di squalifica perché ‘non poteva non sapere’. Qui non si è entrati nel merito”

27.03.2024 19:40 di  Redazione Torino   vedi letture
Zuliani sul caso Acerbi: “Mi è venuto in mente quando Conte prese sei mesi di squalifica perché ‘non poteva non sapere’. Qui non si è entrati nel merito”
TuttoJuve.com

Claudio Zuliani sul suo canale YouTube ha commentato il caso Acerbi, ecco le sue parole riprese da TuttoJuve.com: "In questi giorni e soprattutto in queste ultime ore mi sono venute in mente tante cose. Mi è rivenuta in mente quella famosa estate in cui Antonio Conte si prendeva sei mesi di squalifica, ma non perché era allenatore della Juventus, però, in quel momento era alla Juve, e quindi la scontava da allenatore della Juventus perché prima, quando era allenatore del Siena, per il famoso caso scommesse "non poteva non sapere". La giustizia sportiva lo condannó perché non aveva fatto niente, era innocente, ma non poteva non sapere se qualche suo giocatore si era accordato con qualcun altro, si beccò questi sei mesi di squalifica. Poi mi sono venuti in mente tanti casi, il giocatore Santini del Padova che si è preso dieci giornate per insulti razzisti perché è bastata, non la prova, perché non c'era il filamato neanche li, ma è bastato il fidarsi dell'accusatore.  Siamo arrivati ad Acerbi che non sarà una questione di maglia, però casualmente, funziona un po' sempre così, perché l'onere della prova della giustizia sportiva viene completamente ribaltata.

Quindi non è lui che deve dimostrare di essere innocente, ma è chi accusa a dimostrare in qualche maniera. Ma non essendoci la prova, dice il giudice sportivo, viene assolto. Premetto che non deve essere una battaglia di colore della maglia ma deve essere una battaglia del colore della pelle e quindi ancora una volta per pulirci la coscienza tra patch, tweet ufficiali, iniziative benefiche e campagne FIFA e UEFA, in realtà nel merito pare non si voglia entrare e non si voglia andare. Altrimenti il giudice sportivo di turno si sarebbe non solo fidato della buona fede di Juan Jesus, ma sarebbe andato nel merito e avrebbe non dico stangato il povero Acerbi, ma magari avrebbe dato solo un paio di giornate di squalifica, sarebbe stato un indizio"