Zamparini: "Dybala? Se continua così non bastano neanche 50 milioni. Ci sono Napoli, Inter, Milan, Juventus e Roma. I bianconeri mi hanno contattato prima"

Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini ha parlato del mercato rosanero ai microfoni di uncuoreromanista.it:

"Per Dybala ci siamo sentiti con Sabatini, lui è molto interessato. La Roma con Unicredit alle spalle ha tanti soldi, deve decidersi a tirarli fuori. Sabatini prenderebbe Dybala domani mattina, ma deve risolvere i problemi sul mercato. Su Dybala ci sono il Napoli, l'Inter, il Milan e la Juventus, che mi ha contattato per prima. C'è anche la Roma, Roma è una piazza gradita al giocatore. Nel calcio quando non arrivano i risultati vai nei guai. Garcia? Lo considero attualmente uno dei migliori in Europa, ma per creare qualcosa ci vuole diverso tempo".

Roma? 

"Non guardo in casa degli altri, volevano vincere quest'anno. Bisognerà secondo me pensare a far diventare un grande come Totti dirigente. Dybala serve alla Roma? E' il nuovo Messi, non è un centravanti classico ma si muove su tutto l'attacco. E' un giocatore completo. Iturbe non è Dybala, sono diversi. Dybala giocherebbe al centro dell'attacco". 

Quanto costa Dybala?

"Ho chiesto 40 milioni qualche mese fa, ma se continua così non ne bastano neanche 50. Non si può pretendere che un giocatore con un anno esploda, ci vuole pazienza. A me interessa molto Viviani e dal Napoli mi hanno offerto Jorginho. Roma e Napoli hanno un giocatore che mi interessa, le altre no. Viviani è un giovane, potrei chiederlo anche al di fuori dell'affare Dybala". 

Che ne pensa della Roma americana?

"A Roma c'è un grande entusiasmo, un grande pubblico. Gli entusiasmi vengono sorretti dai risultati. A far sembrare questa annata fallimentare sono i proclami di inizio stagione. La Juventus non è tecnicamente superiore della Roma, ma è più organizzata. La Roma deve migliorare in difesa. Garcia lo prenderei domani mattina, è uno bravissimo". 

Sulla tifoseria violenta...

"Per fortuna non ho mai vissuto episodi di un certo tipo. E' una questione di cultura, gli ultras vanno bene, ma devono capire che diventano famosi non con la violenza ma con il comportamento. Pallotta viene da una cultura diversa, ha fatto bene a prendere un certo atteggiamento, non è lui che deve cambiare".