Vocalelli: "I grandi meriti di Allegri"

19.04.2015 19:45 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Vocalelli: "I grandi meriti di Allegri"
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L'ex direttore del Corriere dello Sport, Alessandro Vocalelli, ha elogiato la Juventus e Massimiliano Allegri sulle pagine di Repubblica.it. Ecco le sue considerazioni: "La Juve ha davvero messo una voragine tra sè e tutte le altre, spegnendo qualsiasi speranza - o illusione - non di riaprire il discorso scudetto, ma semplicemente di tenerlo socchiuso. Una Juve che si avvia a vincere il quarto scudetto consecutivo praticamente senza avversari. Ci ha provato fino a Natale la Roma, ha regalato un piccolo brivido la Lazio, ma la classifica è lì, a dire e spiegare come è stata questa serie A, praticamente senza storia. Pensate che Allegri potrebbe conquistare anche matematicamente lo scudetto con un mese di anticipo. Un'enormità nel campionato a tre punti. Merito di una squadra che sa sempre quello che vuole, può concedersi un attimo, ma solo un attimo, di riposo per poi ripartire con entusiasmo ancora maggiore. Una squadra con alcuni campioni pazzeschi, come è ad esempio Tevez, uno che ti punisce alla prima occasione, ma anche e soprattutto uno che si specchia perfettamente nella capacità di adattamento che sta dimostrando Allegri. Pensate alle sue avversarie. Si sa che la Lazio gioca con la difesa a quattro e si concede al massimo una piccola variante a centrocampo, alzando o abbassando Mauri. Pensate alla Roma di Garcia, che non si muove dalla difesa a quattro e da un centrocampo al servizio dei due attaccanti esterni.

Pensate al Napoli, al suo 4-2-3-1, in cui bisogna soltanto indovinare se toccherà a Gabbiadini o Callejon, a Martens o Insigne. La Juve no. La Juve, alla vigilia di un quarto di Champions, può interrogarsi tranquillamente se sia meglio giocare a quattro o a cinque, se sia più opportuno schiacciare il centrocampo su una linea a a tre o disegnare un rombo, con un giocatore a fare il trequartista. Se davanti, oltre a scegliere il compagno più adatto per Tevez, si può magari provare con due giocatori larghi, che all'occorrenza possono essere Coman o il ritrovato Pepe. Insomma, di molti si dice che sia un limite non conoscere la formazione base, per la Juve - invece -  sapersi adattare con la stessa brillantezza e con la stessa forza alle varie esigenze è un segno di forza notevolissima. Il grande merito di Allegri, uno che sa insegnare calcio, sa inventare calcio, accendendo anche la curiosità dei suoi tanti campioni. Non c'è una sola Juve. Ma ci sono tante, e formidabili, squadre in maglia bianconera. Almeno tre volte Juve, come i fronti in cui si batte questo gruppo fantastico".