Vierchowod: "Tifavo Juventus, a Roma la più grande soddisfazione"
Pietro Vierchowod, ex difensore della Juventus, ha parlato al Corriere dello Sport. Ecco alcuni passaggi dell'intervista: "La maggior parte tifava Atalanta o Juventus. Io ero per la Juventus. Alla Samp non era facile rimanere insieme, perché c’erano state molte squadre che ci avevano richiesto ed era difficile dire no alla Juventus o al Milan. Invece siamo stati bravi a rimanere un gruppo unito e a mantenere quel giuramento di lealtà In questo momento la fase difensiva viene giocata poco. Difesa?Laa squadra che ha vinto di più in Italia, la Juve, ha basato la sua forza proprio sulla robustezza di una difesa impenetrabile. Ho capito che abbiamo cambiato gioco, però la fase difensiva comunque bisogna saperla fare ».
Su Bettega: «Bettega cattivo? Bettega molto cattivo, sì. Bettega l’ho marcato il primo anno quando il Como è venuto in serie A. Era cattivo, ho preso anche una gomitata in faccia da lui. Però oltre quello era anche un grande giocatore».
Sulla finale di Coppa dei Campioni persa: «Abbiamo avuto molte occasioni da gol, molte di più del Barcellona che, secondo me, allora non era neanche tanto forte. Però evidentemente era destino che andasse in quel modo. Prendere un gol a pochi metri dalla fine sulla punizione di Koeman da quaranta metri ci scocciò da morire anche perché la vittoria sarebbe stata la chiusura di un ciclo iniziato tanti anni prima. Avevamo vinto insieme Coppa Italia, Coppa delle coppe e il campionato mancava la ciliegina. Fortunatamente io ebbi la fortuna, dopo, di andare alla Juventus e vincere quella benedetta coppa con la Juve».
Vierchowod indica la gioia più grande della sua carriera e il dolore più grande: «La gioia più grande senz’altro è stata vincere, a trentasette anni suonati , la Coppa dei campioni con la Juventus. La delusione più cocente è stata nell’86 al mio secondo mondiale in Messico: superammo il primo turno ma ci buttò fuori la Francia negli ottavi. Giocammo una pessima partita. Diciamoci la verità: la squadra era abbastanza modesta.».
Gli chiedono se oggi gradirebbe marcare Higuain o Dybala. «Higuain - replica -. Dybala è un grandissimo giocatore che parte da più lontano e ha un piede bellissimo. Però Higuain può non toccare la palla tutta la partita e in una frazione di secondo ti può fare gol. Higuain secondo me è più difficile marcarlo. Quindi è più bello, per chi ama difendere la propria porta».