Un calcio senza regole!
Dopo la sconfitta rimediata dai bianconeri nel derby, molte sono state le irrisioni, goliardiche, nei confronti dei tifosi granata per l’eccesso di entusiasmo esploso per la conquista di questa vittoria, la stessa che mancava al Torino da 20 anni. Ma a doverci stranire e sorprendere, in modo negativo, non è vedere una città in festa dopo una vittoria o come in questo caso per un derby vinto, evento storico per una città e per le rispettive tifoserie, quanto più il dover assistere a spettacoli violenti e vergognosi come quelli accaduti prima, durante e dopo Torino-Juventus.
Vedere tifosi girare in centro festanti dovrebbe essere la normalità, dovrebbe rappresentare l’essenza del calcio, dello sport, di tutto ciò che amiamo. Divertirsi, urlare, cantare e gioire per la propria squadra, lottare e difendere i propri colori senza mai dimenticare il rispetto per la fede dell’altro è normalità. Martin Luter King diceva:"La mia libertà finisce dove comincia la vostra". Ed eccolo il paradosso. Dopo mille battaglie contro ogni forma di violenza ci troviamo nuovamente dinanzi ad atti barbarici ed incivili da parte di chi non ha cervello e che di sicuro non può essere considerato tifoso, non possiede intelligenza per capire che tutto ciò non fa parte del calcio.
Episodi questi vergognosi, i quali per nostra rovina non cesseranno mai di esistere se non si è decisi nel voler cambiare la nostra cultura sportiva o meglio rivisitarla ma soprattutto se non cambieranno le leggi italiane. Senza regole, VERE, DURE, DRASTICHE, ognuno si sentirà, sempre, in diritto di poter fare quello che gli pare, senza doversi poi far carico della conseguenze. Le quali, spesso, NON CI SONO MAI.
Dopo tutto ci chiediamo ancora perché gli stadi sono vuoti e perchè i comuni e le società italiane non si decidano ad investire negli stadi seguendo il modello inglese?
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