Tassi (QS): "Juventus a testa alta, ma Guardiola smonta la strategia di Allegri"

17.03.2016 13:40 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Tassi (QS): "Juventus a testa alta, ma Guardiola smonta la strategia di Allegri"
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Sulle colonne di QS, il direttore Giuseppe Tassi ha esaminato la prova della Juventus all'Allianz Arena: "ll sogno Juve sfuma al novantesimo, quando Muller infila di testa il gol del 2-2, che spinge la sfida di Champions ai supplementari. Negli extra time la legge del più forte scava un solco di qualità e di freschezza tra il Bayern e i campioni d’Italia.

Ma la Juve esce a testa alta dalla Champions dopo una serata epica, che ha rinnovato il clima delle grandi sfide di Coppa dei campioni anni Sessanta, quando l’Inter di Herrera passava rapinosa sui campi di tutta Europa.

E’ la mission che la Juve ha sfiorato in un primo tempo perfetto in ogni dettaglio tattico, in ogni atteggiamento di gioco. Anche senza quattro titolari di peso, Allegri mette in piedi una squadra affamata e solida, un 4-5-1 che ha in Morata il suo vertice. E’ una Juve volitiva, grintosa, sorretta da quattro fantastici guerrieri come Morata, Cuadrado, Pogba e Alex Sandro. Il doppio vantaggio del primo tempo è il frutto di un gioco arrembante, capace di limitare la manovra del Bayern e speculare su ogni piccolo errore dei difensori avversari. I falchi sono Pogba e Morata, mentre Cuadrado firma il secondo gol e sfiora il terzo in chiusura di primo tempo.

Dalla parata di Neuer parte la riscossa del Bayern, che Guardiola pilota da consumato regista, mandando in campo lo scatenato Coman, che propizia i gol di Lewandowski (43 centri in 43 partite) e Muller. L’aggancio fatale arriva al 90’ quando la Juve ha già le pile scariche ed è costretta ad avvicendare Morata e Cuadrado con Mandzukic e Pereyra. Il risultato è una squadra più chiusa e ripiegata su se stessa, che si consegna al forcing di un avversario superiore sul piano tecnico.

Resta il rammarico per l’impresa sfiorata, per i troppi campioni rimasti fuori (Dybala e Marchisio su tutti). Mentre Guardiola pesca dalla panchina gli assi che gli fanno vincere la grande sfida, la Juve può solo alzare il suo muro di orgoglio e di buone intenzioni. Ma per il Bayern è troppo facile scavalcarlo".