Sportitalia.com - Allegri e Sarri, toscani diversi

12.02.2016 13:50 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Fonte: di Giorgia Cenni per Sportitalia.com
Sportitalia.com - Allegri e Sarri, toscani diversi
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Juventus - Napoli è la gara dell’anno, indicativa in chiave scudetto non decisiva ma è anche e soprattutto la sfida tra Allegri e Sarri: due toscani opposti che offrono un gioco differente ma che in comune hanno più di quello che si possa pensare. Due semplificatori dallo stile diverso: estremo per Sarri, caratterizzato da meno eccessi quello di Allegri. Il primo mente sapendo di farlo quando afferma che si disinteressa del mercato. Allegri invece la sua chiave di lettura la offre sempre e comunque

(una gara etichettata …+ sardi + allegri  )

Ma il vero tormentone è quello che ha etichettato la gara dello Stadium come sfida scudetto, come se non mancassero altre 13 partite e come se in ballo, non ci fossero altri 36 punti. Soprattutto sottovalutando l’aspetto principale: due squadre in forma, diverse si ma uguali nella fame e nella voglia di prendersi tutto.

La squadra di Sarri ha fatto dell’attacco il proprio punto di forza, i bianconeri di Allegri sfoggiano la difesa numero uno del campionato. Le migliori statistiche della serie A a confronto e diverse anche in questo, come i rispettivi allenatori.

Gavetta infinita per Sarri, lavoratore instancabile dallo stile sportivo, e dal fare “rustico”: uno di quelli che deve plasmare la squadra a sua immagine e somiglianza, non uno da gara in corso per intenderci. Molte critiche per entrambi a inizio campionato alle quali hanno saputo rispondere con gioco, vittorie e risultati.

Sarri toscano d’adozione, Allegri livornese doc.

Diffidente e burbero il primo, elegante e diplomatico Allegri. Uno in tuta, l’altro in giacca e cravatta. Uno twitta spesso, l’altro i social non sa nemmeno cosa siano. 

In comune, strano pensarlo, hanno il Grosseto: squadra che hanno guidato entrambi, invitati poi a farsi da parte 

Allegri tra il 2005 e il 2006 con due esoneri e due ritorni, Sarri nel 2010 con poche partite a fine campionato e il contratto rescisso prima del successivo. 

Tempi ben lontani quelli perché adesso le società se li tengono stretti: questa la vera sfida per Agnelli e De Laurentiis: cercare di  trattenere i due allenatori più concreti e vincenti della serie A, indipendentemente da come andrà la sfida dello Stadium, in cui non verrà assegnato alcuno scudetto.