Sportitalia - Ranieri: "Auguro alla Juve di essere impegnata fino in fondo nella Champions, così forse perderà energie per il campionato e le altre ne potranno approfittare. Conte-Mou? Hanno ragione entrambi"

L'ex tecnico di Roma e Juventus, Claudio Ranieri, campione d'Inghilterra con il suo Leicester, è intervenuto nella trasmissione di Sportitalia, "La Partita Perfetta". Ecco quanto evidenziato da Tuttojuve.com: 

Oggi hanno stabilito la lista dei 30 calciatori in lizza per il Pallone d'Oro, ma da quest'anno non ci sarà più il Pallone d'Oro per gli allenatori. Le dispiace?
"Sono sincero, non pensavo neanche che ci fosse (ride, ndr)".

Ti concentri sulla Champions quest'anno?
"No, non è che ci concentriamo, è che come tutte le squadre quando per la prima volta vanno in Europa e in particolare in Champions League, qualcosa la paghi in campionato: la concentrazione, le energie nervose che non ricarichi subito, per cui me l'aspettavo una partenza del genere. Poi onestamente, quello che è successo l'anno scorso a noi, è stato qualcosa di magico, quest'anno siamo ritornati alla nostra normalità dove dobbiamo lottare, dove dobbiamo costruire piano piano una squadra che possa lottare nel giro di due anni per entrare nel novero di quelle squadre che competono per entrare in Europa. Poi se ce la facciamo a costruire bene, senza sbagliare nulla, cercheremo di arrivare a competere per entrare in Champions League. Questo era il programma iniziale del mio presidente, poi c'è stata quella esplosione, quella cosa che nessuno si può spiegare, perchè ci sono state troppe coincidenze positive e noi siamo stati bravi a coglierle e ad andare oltre ogni limite".

Lei in un'intervista ha detto che "non è neanche una questione di pancia piena. In certi momenti non ho riconosciuto la mia squadra". Se l'è data una spiegazione? Quest'anno in alcune occasioni la sua squadra sembrava lontana parente di quella dell'anno scorso....
"La spiegazione era proprio questa, in Champions League siamo super concentrati, mentre in campionato abbiamo fatto fatica. Contro il Manchester Uniter iniziavamo bene, nei primi 20 minuti chi doveva fare gol eravamo noi, poi preso il primo gol su calcio d'angolo -  cosa che l'anno scorso eravamo veramente fortissimi perchè eravamo concentranti - ne abbiamo presi tre uno dopo l'altro. Per cui poi è difficile riprendere. Infatti mi sono arrabbiato con i ragazzi e ho detto: scusate, l'anno scorso ci facevano gol e reagivamo, più di una volta anche sotto di due gol riuscivamo a pareggiare, se non a vincere la partita, mentre quest'anno ci fanno un gol e molliamo. Ma perchè? Dobbiamo restare tranquilli, calmi e piano piano ci rimetteremo in linea con i nostri programmi".

Cosa si dice di Mourinho e Conte in Inghilterra? Anche tu hai avuto dei problemi con Mourinho.
"No, non ho avuto dei problemi, ormai sono finiti, era la preistoria. La televisione italiana è riuscita a capire cosa si sono detti, perchè qui nessuno aveva capito niente. Certo che dopo tutti quanti ne sono venuti a conoscenza. Io credo che un po' tutti e due abbiano ragione perchè Conte stava cercando appunto di ricaricare il pubblico del Chelsea, che ha sempre bisogno di essere stimolato. E Mourinho magari dice: stai vincendo 4-0, non fare così. Un po' tutti e due, per cui, hanno ragione".

La Roma si è avvicinata tantissimo alla Juventus. Ce la può fare per lo Scudetto? Chi vince il campionato italiano?
"Se c'è una cosa bella è che ci sono più squadre. Io auguro alla Juventus di essere impegnata fino in fondo alla ricerca di quel trofeo che vuole a tutti i costi, la Champions League; facendo così, forse, perderà un pochino di energie e le altre squadre ne potranno approfittare. Perciò dovrebbe essere un bel campionato con diverse squadre che stanno lì e cercano di lottare per entrare nel novero delle pretendenti".

E la sua favorita per la Premier?
"Credo più di una, perchè dovrebbe essere favorito il City, ma a me piace tantissimo il Liverpool. Però, a questo punto, Conte ha quadrato il cerchio, per cui tutto può essere ancora".

Quindi dice: "Attenzione a Conte...".
"Sì".