Sportitalia - Macalli: "Le mie dimissioni sono super-definitive. Ho sbagliato alcune scelte"

03.07.2015 23:20 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Sportitalia - Macalli: "Le mie dimissioni sono super-definitive. Ho sbagliato alcune scelte"
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© foto di Federico De Luca

Il dimissionario presidente della Lega Pro, Mario Macalli, è stato ospite di Michele Criscitiello negli studi di Sportitalia. Ecco le sue considerazioni: "Le mie dimissioni non sono definitive, ma super-definitive", ha detto.

Il calcio italiano è allo sbando totale?
"Sono molto meno pessimista, anche se non viviamo un momento favorevole. Ricordo a tutti che abbiamo 60 squadre in Lega Pro, il 1° luglio è stato mandato il primo controllo alla FIGC e quattro sono fuori dal primo giorno: Monza, Castiglione, Barletta e Grosseto. Solo il 5% non è partito per motivazioni che poco c'entrano con la federazione. In B se saltano due squadre su 22 non c'è scandalo, mentre da me in Lega Pro c'è scandalo".

E il Teramo?
"E' una squadra che ha vinto un campionato, conosco personalmente il presidente del Teramo e mi auguro dimostri la sua innocenza e possa giocare la Serie B. Comunque, se fosse tutto vero quello che dicono, nella vicenda calcioscommesse ci sono dieci-dodici squadre che mai sono state con me".

Cosa avete fatto per combattere il calcioscommesse?
"Abbiamo fatto qualcosa di importante, ma tutto da soli. Siamo andati addirittura all'ONU a parlarne, siamo sul pezzo e sulla problematica di Catanzaro abbiamo fatto molte segnalazioni. Ma dopo le segnalazioni il nostro lavoro si chiude".

Quale è il suo più grande rimpianto? Quali sono stati i suoi errori più importanti?
"Si arriva a un certo punto in cui si fanno certi ragionamenti. Nella vita ci sono delle priorità e l'ho deciso con tutti i collaboratori che hanno lavorato con me. Di cose me ne rimprovero a migliaia, ma ho sempre trattato tutti i club allo stesso modo. Ho sbagliato alcune scelte e a volte bisogna prenderne atto, tra le quali Ghirelli. Il calcio è nettamente cambiato".

Si è sentito abbandonato da Tavecchio?
"Io non mi sento abbandonato da nessuno e nemmeno da Tavecchio. Lotito? E' un dirigente molto abile".

Cosa farà da domani mattina?
"Lavoro tutte le mattine, ho 400 aziende da assistere".

Bilancio non approvato. Perché?
"E' una cosa ridicola, ci sono voti di società che non fanno parte della Lega".

Chi sarà il commissario?
"Lo decide il presidente Federale e il Consiglio Federale".

Il calcio italiano è morto?
"No, il calcio italiano è vivissimo e vivrà ancora. La certezza è che quando io tirerò le cuoia alcune cose usciranno fuori, l'ho già detto alle mie nipoti. Andranno sui giornali certe persone, ne sono certo".