Roma-Juventus: sfida che va oltre

28.02.2015 21:15 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Roma-Juventus: sfida che va oltre
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il sito ufficiale, Juventus.com si sofferma sul significato delle sfida tra Roma e Juventus. 

Nell’epoca cosiddetta dei “Campionati a 3 punti”, oltre alle ultime sfide, le due squadre si sono incontrate solamente 4 volte da regine della classifica e sono stati altrettanti pareggi. Curiosamente, due a reti bianche (22 dicembre 2000 e 10 febbraio 2002) e altrettanti per 2-2. Vediamoli: nella prima occasione (29 giornata, 6 maggio 2001) i bianconeri si giocano le ultime chances di tenere aperto il discorso Scudetto contro la Roma capolista. 
Obiettivo che sembra raggiunto, dal momento che la Signora è avanti 2-0 con reti di Del Piero Zidane. Ma la squadra capitolina rinviene, con Nakata prima e Montella poi, strappando un punto preziosissimo. Il secondo 2-2 cade due anni dopo, il 21 settembre 2003, terza giornata e alla doppietta di Di Vaio rispondono Chivu e Zebina. 

 I mitici anni ‘80 
Impossibile però non parlare di Juve Roma senza ricordare le entusiasmanti sfide degli anni ’80. Platini contro Falcao, Scirea contro Pruzzo, e i paralleli potrebbero proseguire a lungo. 
Il primo #RomaJuve della decade (aprile 1980) non vede le due squadre in vetta, ma lo ricordiamo ugualmente perché è un match spettacolare, che finisce 1-3 all’Olimpico, con firme a dir poco eccellenti: Gentile, Scirea e Bettega per i bianconeri, Pruzzo per i padroni di casa. 

Pochi mesi dopo, siamo nel campionato 1980/1981, le due compagini pareggiano 0-0 sia all’andata che al ritorno, ma alla fine la spunterà in classifica la Juve, con soli 2 punti di vantaggio sui giallorossi. La stagione successiva una rete di Falcao a Torino a novembre ’81 permette alla Roma di espugnare il Comunale e avvicinare la Juve in testa alla classifica ma anche questa volta la squadra capitolina non riuscirà nell’aggancio a fine stagione, complice anche un rotondo 3-0 per la Signora all’Olimpico nel mese di marzo (segna Virdis per due volte e in mezzo c’è l’autogol di Marangon). 1982/83: ancora loro. Ancora prime. E ancora Juve, che espugna l’Olimpico grazie a Platini e Brio, in risposta al gol iniziale di Falcao. Stesso punteggio e stesso leit motiv al ritorno al Comunale, con i giallorossi in vantaggio (Gerolin), il pareggio di “Le Roi” e il gol vittoria di un difensore, Scirea. 

Attenzione, però: non ingannino i due scontri diretti, perché quello Scudetto lo vincerà la Roma, con 4 punti di vantaggio sui bianconeri. Il duello continua anche l’anno dopo: 2-2 a Torino nel dicembre ’83 (Platini e Penzo per la Signora, Conti e Pruzzo per gli ospiti) e 0-0 al ritorno. Scudetto di nuovo all’ombra della Mole e di nuovo per soli 2 punti. L’ultima grande sfida di altra classifica degli anni ’80 fra Lupa e Zebra (dopo l’inatteso scudetto del Verona 1985), avviene nella stagione ‘85/86. Vince ancora la Juve, con 4 punti di distacco sui romanisti. 

Non fa poi troppo male il successo romanista per 3-0 in casa nel girone di ritorno (Graziani, Pruzzo, Cerezo): all’andata i bianconeri si erano imposti con un punteggio simile, 3-1, il 10 novembre ’85, con gol di Mauro, Laudrup e Serena. E soprattutto, a fine stagione si cuciranno sul petto lo scudetto numero 22.    

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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