Rivera: "Juve la più forte, si esagera con la ricerca dei complotti"

29.04.2016 23:30 di Marco Spadavecchia   vedi letture
Rivera: "Juve la più forte, si esagera con la ricerca dei complotti"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Pallone d'oro nel 1969, simbolo del Milan e del calcio italiano: Gianni Rivera parla anche di Juve presentando la sua autobiografia appena edita "Gianni Rivera ieri e oggi. Autobiografia di un campione" (ed. Marconi Productions). "La Juventus ha dimostrato di essere la squadra più forte, al Napoli è mancata la capacità di saper segnare sempre e comunque: la squadra di Sarri è venuta meno nel momento topico. In serie A le partite diventano divertenti solo quando le squadre si stancano, perché fino ad allora è una vera e propria battaglia. Troppi stranieri? E' vero, bisognerebbe acquistarli solo quando sono realmente un valore aggiunto. Sassuolo, Chievo, Frosinone hanno dimostrato che si possono fare ottime cose anche schierando principalmente calciatori italiani. Il calcio di oggi non è molto differente da quello che ho giocato io. Forse adesso si esagera con la ricerca dei complotti, che spesso serve a giustificare risultati che non sono arrivati" ha spiegato lo storico capitano del Milan. Rivera si poi è soffermato sulle prospettive della Nazionale. "Conte non è riuscito a calarsi nel ruolo di selezionatore, che può allenare i giocatori solamente una decina di giorni all'anno. Lui ha bisogno di un contatto continuo, probabilmente avrebbe preferito rimanere alla Juve. La Nazionale ha buoni giocatori ma, per le qualità, nessuno di questi è indispensabile". Infine, Rivera dice la sua anche sulla moviola in campo: "Può rivelarsi utile, ma solo se usata con criterio. Troppe interruzioni farebbero morire il calcio. Personalmente, credo che se ne potrebbe fare a meno, perché ciò che era realmente indispensabile, ovvero sapere con certezza se la palla ha oltrepassato o meno la linea di porta, lo abbiamo già".