Repubblica - La Juve riparte come aveva finito

Come riporta Repubblica, la Juve parte da dove aveva finito che hanno divertito un sacco la gente, e hanno pure dato l’idea di divertirsi loro stessi. Hanno sciupato tante di palle gol: a parte la sfortuna di un palo e due traverse (Vidal, Tevez, Caceres), gli attaccanti avrebbero dovuto badare maggiormente al sodo. La difesa, non ha trasmesso una totale sensazione di impermeabilità e talora si lascia sorprendere.

Nella totalità della gara la Juve ha incantato, strappando anche qualche “oh” di meraviglia e poteva finire con quattro o cinque gol di scarto. La Juve ha snocciolato azioni su azioni: rispetto al passato la palla circola di più, le fasce vengono sfruttate di meno con le mezze ali che affondano molto di più, scambiandosi anche la posizione e ritrovandosi spesso al livello del punte. Coman, il 18enne sfilato al Psg per 300mila euro che ieri lo stadio ha applaudito con emozione, come quando si assiste un evento inatteso ha sfiorato almeno tre gol, ha dialogato con Tevez usando lo stesso linguaggio. La Juve di Allegri è meno ossessiva, meno martellante ma ha sprazzi di calcio notevolissimi, cui si tratta di dare più continuità nel corso della partita.