Paolo Rossi: "La Juve ha fatto acquisti straordinari, distanza con le altre notevolmente aumentata"

27.08.2016 07:00 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Paolo Rossi: "La Juve ha fatto acquisti straordinari, distanza con le altre notevolmente aumentata"
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© foto di Stefano Porta/PhotoViews

LazioPress.it ha contattato il Pallone d’Oro 1982, con un passato bianconero, Paolo Rossi per analizzare con lui la partita odierna:

La Juventus è la regina indiscussa del calciomercato estivo. Secondo te la rosa attuale è più forte di quella della passata stagione?

“Sicuramente più forte di quella delle scorse stagioni. Sono stati fatti degli acquisti straordinari. Nella loro testa c’è il sogno Champions, dopo i tanti titoli vinti in Italia. Giocatori come Dani Alves, Higuain, Benatia, sono straordinari.  Se come sembra dovessero prendere anche Matuidi per sostituire il buco lasciato da Pogba, penso che diventerebbe una delle squadre più forte viste nel nostro campionato negli ultimi anni”.

Come si può battere questa squadra?

“E’ una bella domanda (ride n.d.r). Sicuramente non potrà vincere tutte le partite, anche i bianconeri affronteranno momenti di calo fisico e di gioco durante la stagione. Sono la squadra più forte del campionato e credo che la distanza con le altre concorrenti della passata stagione sia notevolmente aumentata. La Lazio per fare punti dovrà correre e pressare più della Juventus, cercando di sfruttare ogni occasione che avrà a disposizione”.

Ti aspettavi Simone Inzaghi così pronto su una panchina importante di Serie A?

“Inzaghi è bravo. Gli allenatori devono essere tagliati per fare questo ruolo e sicuramente lui è portato per intraprendere questa carriera. Ha grande personalità e si è visto nello scorso finale di campionato, quando è subentrato in una situazione ambientale molto difficile. Quest’anno è partito bene, la cosa che mi piace è il suo stile di gioco. E’ sempre più difficile trovare allenatori che portano avanti una filosofia e che poi a loro volta riescano a farla applicare alla squadra. Posso fargli solo i complimenti”.

La rosa biancoceleste è una delle più giovani della Serie A. Quale può essere la sua dimensione in questo campionato? C’è un giocatore che tu reputi più pronto rispetto agli altri?

“Credo che la rosa laziale sicuramente avrà un grande futuro. Ha giocatori importanti come De Vrij, che reputo uno dei centrali più forti del nostro campionato. C’è Felipe Anderson, giocatore dalle qualità indiscusse e con Inzaghi sono certo che avrà la giusta continuità. Milinkovic è il giocatore emblema di questo percorso biancoceleste. Forte, dalla grandissima personalità. Mi piace molto. E’ un predestinato. Solo i giovani però non bastano, ci vorrebbe il giusto mix.  Mi aspetto un buon campionato da parte della Lazio”.

Il presidente Lotito ha attuato una vera rivoluzione societaria e di comunicazione. Credi che questo sia dovuta dalla figura non proprio bella fatta con Bielsa?

“Non essendo all’interno non posso saperlo questo. Posso dire che questa rivoluzione è fondamentale. Ormai le società hanno uomini in ogni reparto. Il calcio si è evoluto, adesso ci sono pubblicità, sponsor. Il marketing costituisce una buona parte delle entrate societarie. L’immagine del club è diventato un biglietto da visita, anche per far capire ai giocatori la serietà del progetto. Ho giocato tanti anni nella Juventus e, loro lavorano duramente su questi aspetti. Mi fa piacere che Lotito abbia capito, che sotto questo aspetto doveva cambiare passo”.

Da ex grande attaccante quale sei stato, come reputi il colpo di mercato Immobile?

“E’ un giocatore che si è un pò perso e va rilanciato. Roma è la piazza ideale per il suo rilancio. Stiamo parlando di uno dei migliori attaccanti che abbiamo in Italia. La gestione Inzaghi gli farà bene, visto che di attaccanti qualcosa capisce. Farà tanti gol e conquisterà i tifosi biancocelesti”.

Hai affrontato la Lazio tante volte in carriera. Che ricordi ti porti dietro?

“Sono rimasto in buoni rapporti con due ex giocatori della Lazio: Lionello Manfredonia e Bruno Giordano. In campo non ci siamo mai risparmiati. Poi abbiamo giocato anche in nazionale insieme. Ricordo qui magnifici anni con molta nostalgia e gioia”.