Panzer Juve, Tevez e Bonucci firmano il successo bianconero sulla Lazio

18.04.2015 23:05 di Antonio Guerra   vedi letture
Panzer Juve, Tevez e Bonucci firmano il successo bianconero sulla Lazio
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Classica buccia di banana quella presa dalla Juventus a  Parma, i bianconeri con la Lazio indossano il set di gomme giusto e puniscono i biancocelesti con Tevez e Bonucci. Tosti, decisi e concreti sottoporta, la Signora mostra i muscoli e chiude la pratica Lazio già nel primo tempo. Nella ripresa soffre giusto un po’ quando la Lazio prova a riaprire la gara ma la difesa è attenta a non concedere spazi all’undici di Pioli.

 

E la Juve torna a indossare l’abito del campionato, quello delle serate di gala da sfoggiare nelle notti europee va momentaneamente nell’armadio, la pratica scudetto è ancora aperta e i bianconeri hanno voglia di chiuderla il prima possibile. Allo Stadium c’è la Lazio seconda in classifica e reduce da ben otto vittorie consecutive, l’undici di Pioli al momento sembra essere la squadra più in forma del campionato. Bianconeri in campo con il 3-5-2, Barzagli dal primo minuto, riposa Lichtsteiner, in avanti accanto a Carlitos Tevez c’è Alessandro Matri. Pioli scioglie il dubbio modulo e schiera la sua Lazio con il 4-3-3, nel trio offensivo c’è Mauri, Candreva parte dalla panchina. Solito avvio di gara della Juventus, possesso e giro palla, Lazio compatta e aggressiva, alte le due squadre ad aggredire i portatori di palla. La prima conclusione della gara è targata Marchisio, destro bloccato a terra da Marchetti. Si fa vedere la Lazio con una punizione di Mauri, palla lontanissima dalla porta di Buffon. Primo quarto d’ora equilibrato ma quando Tevez si accende la Juve va in gol: rinvio di Mauricio, prima Barzagli di testa e poi Vidal, il cileno vince il contrasto con Biglia e manda in porta l’argentino, difesa biancoceleste alta ma l’Apache è in gioco, Cana infatti non riesce a salire in tempo, si invola verso la porta e con un sinistro chirurgico ad incrociare supera Marchetti. Diciottesimo gol in campionato per Tevez che esulta mimando il gesto della gallina. Lazio vicina al pareggio al 25’, Lulic cerca l’imbucata per Mauri, Chiellini anticipa ma serve Klose, il tedesco cerca di disorientare Bonucci e poi prova il destro, decisiva la deviazione in angolo del numero diciannove bianconero. Ancora una volta geniale Carlitos Tevez in occasione del raddoppio, è sulla linea dei centrocampisti quando da il là all’azione, disorienta tutti con un retropassaggio per Pirlo, il Professore vede Bonucci che nel frattempo si traveste da attaccante, riceve palla e si avvia verso la porta avversaria, Matri e Tevez intanto gli creano lo spazio giusto e a quel punto c’è solo da piazzarla in rete, 2-0. Ordine e tranquillità nella Juve, quando la Lazio attacca aspetta, recupera palla e riparte, buon momento dei biancocelesti intorno al 35’, i bianconeri si difendono bene senza concedere spazi, controllato a vista Felipe Andrerson e le sue accelerazioni improvvise. Gara spezzettata negli ultimi minuti del primo tempo, diversi falli e gioco interrotto più volte, la Lazio prova ad alzare il baricentro per mettere in difficoltà i bianconeri che si difendono in maniera compatta con quasi tutti gli effettivi e i soli Tevez e Matri ad innescare le ripartenze. E quando riparte è sempre pericolosa, cross dalla destra di Padoin, dalle retrovie sbuca Evra che di testa schiaccia a terra ma non trova il bersaglio grosso. La Juventus chiude in avanti la prima frazione di gioco, punizione di Pirlo con Marchetti che blocca centralmente. Bianconeri solidi e cinici, difesa e centrocampo concedono poco e nulla alla Lazio, bene Evra sulla corsia mancina, Tevez illumina lo Stadium, Pirlo dirige.

 

Inizio di ripresa con una novità nella Lazio, fuori Braafheid per Candreva, Pioli passa al 4-2-3-1, Lulic scala sulla linea dei difensori, Cataldi e Biglia frangiflutti, batteria di trequartisti con Candreva, Mauri e Felipe Anderson ad innescare Klose. I biancocelesti provano con i cambi di gioco a mettere in difficoltà i bianconeri che si chiudono in maniera compatta e decisa senza lasciare varchi agli avversari. Pressa la Lazio, un paio di angoli conquistati, Juve raccolta nella propria metà campo. Allegri decide di richiamare Matri ed inserire Morata per sfruttare le velocità dello spagnolo. Nel frattempo Marchisio si fa ammonire per un intervento su Lulic, era diffidato e salterà il derby di domenica con il Toro. Caparbio e testardo Vidal quando con l’aiuto di Tevez va a riprendersi un pallone poco fuori l’area biancoceleste, il cileno cerca il tiro a giro ma la mira non è delle migliori. Al 19’ fallo di mano di Chiellini quasi a ridosso dell’area di rigore, bomba di Candreva e Buffon con i guantoni alza in angolo. Pioli intanto opta per il secondo cambio, finisce la gara di Mauri e inizia quella di Keita. Non riesce a sfondare la squadra di Pioli, la Juve è attenta e concede poco, Biglia e soci allora ci provano dalla distanza, conclusione dell’argentino e Buffon disinnesca in due tempi. Al 25’ Pirlo si accomoda in panchina, altri minuti nel motore del Professore, gli subentra Pereyra, l’argentino prende il posto di Marchisio che scala in regia. A sette minuti dalla fine Allegri concede la standing ovation ad Arturo Vidal, entra Sturaro, gara grintosa quella del cileno, lotta, corre e recupera palloni. La Juventus controlla, sa soffrire e in almeno due occasioni non affonda il colpo. Se ne va Tevez in velocità al 42’, Cataldi da dietro lo aggancia e Rizzoli lo manda in anticipo negli spogliatoi. Con l’inferiorità numerica Pioli inserisce Ledesma per Klose, Chiellini rischia parecchio quando svirgola un pallone che Anderson raccoglie, conclusione al volo ma Buffon gli sbarra la porta. Dopo quattro minuti di recupero arriva il triplice fischio finale, tre punti che si colorano di bianconero, Lazio a meno 15. Juve tatticamente perfetta, compatta in difesa e a centrocampo, bloccate sul nascere le accelerazioni di Felipe Anderson, la Lazio parte col 4-3-3 e nella ripresa passa al 4-2-3-1, il risultato non cambia, il muro della Juventus non cede. Cinica quando c’è da attaccare, oro Tevez , Bonucci fa un gol da centravanti, Evra e Padoin preziosi, Marchisio e Vidal lavorano di sostanza e di qualità. E ora ogni pensiero può essere catapultato sul Monaco.