Moggi: "Juve senza rivali in Italia, ma ho dei dubbi sul fatto che possa vincere la Champions"
Luciano Moggi, ex dg della Juventus, è intervenuto ai microfoni della testata StopandGoal.net. Ecco le sue considerazioni:
“Nel calcio non ci sono mai certezze ma, ma ho dei dubbi sul fatto che la Juve possa vincere la Champions League. In campionato, tenendo conto degli avversari, la vittoria del campionato invece è possibilissima. La Roma di oggi non è quella dell’anno scorso: si difende male, attacca peggio e subisce goal. La Lazio non esiste come squadra che può essere competitiva. L’Inter dopo due buoni risultati è stata magnificata dai giornali come una possibile pretendente, ma non sono certamente quelli che possono dire che i nerazzurri possono competere per il titolo. Contro il Bologna, infatti, hanno dato un’altra dimostrazione di come si auto-caricano nel momento in cui incontrano una grande squadra, mentre con le piccole pensano di vincere senza combattere e poi non ci riescono”.
“I bianconeri sono stati fortunati a vincere con un autogoal però in questi casi è l’avversario che è indotto allo sbaglio. Gli autogoal, infatti, arrivano perché si è pressati e quindi si va in confusione. La Juve, pur non mettendo in mostra grandi giocate, ha dimostrato che una squadra di calcio forte può vincere anche giocando male,perché ha sempre qualche uomo che può dare qualcosa in più in determinati momenti. Altre squadre, invece, vanno sotto e non riescono a rimontare, vedi l’Inter di oggi che è stata fermata dal Bologna e ha sbagliato tanto. Questo perché non ha uomini che, pur giocando male, possono fare goal da un momento all’altro”, ha continuato l’ex dirigente bianconero.
Sul Napoli, secondo in classifica e che sembra l’unica che possa tenere il passo della Juventus, Moggi ha dichiarato: “Innanzitutto, ci sono due cose che vanno messe in contrapposizione. La Juve ha fatto la squadra per il presente, recuperando i soldi per Higuain vendendo Pogba; il Napoli, invece, ha fatto la squadra per il futuro: con Zielinski, Rog e Diawara ha sicuramente rinforzato un reparto che gli darà soddisfazione sia oggi che domani. Il centrocampista polacco è giovane e si è inserito molto bene, con questi giocatori si fanno le grandi squadre. Gli azzurri, inoltre, hanno preso Milik che praticamente segna due goal a partita. Anche lui ha 22 anni, quindi il Napoli ha fatto una squadra con una prospettiva diversa da quella della Juve“.
“Il Napoli può essere l’anti-Juve? Io penso che l’anti-Juve non ci sia in questo campionato. I bianconeri vinceranno sicuramente, nonostante possa capitare qualche partita come a Palermo dove hanno mostrato una faccia brutta. La Juve, nonostante non abbia dato finora dimostrazione di gran gioco, è prima e credo che aumenterà presto il divario con le squadre che la precedono. Cosa manca al Napoli per poter essere competitivo? La personalità, ma ciò è dovuto al fatto che ci sono tanti giovani. Personalità, invece, che ha la Juventus”, ha dichiarato Moggi.
I partenopei, in ogni caso, secondo l’ex dirigente proprio del Napoli non risentiranno del braccio di ferro tra Maurizio Sarri ed Aurelio De Laurentiis creatosi negli ultimi giorni:“Io non credo che ciò possa incidere sulla squadra e non credo nemmeno che ci siano diatribe. Ci sono magari delle incomprensioni: quando uno sta in Cina e un altro in Italia, una parola può essere travisata da chi scrive o da chi parla in televisione e può essere presa male dall’interlocutore. Quindi, io direi che non c’è nessun problema. Non a caso, ieri il Napoli ha dato dimostrazione di saper giocare contro una squadra che è in forma come il Chievo“.
La forza della Juventus, ovviamente, deriva anche da un mercato giudicato in maniera positiva da Moggi: “Adesso manca qualcosa a centrocampo, ma c’è da tener presente che Marchisio sta per ritornare. La Juve finora non ha avuto un marcatore di centrocampo solido però ha Sturaro, che attualmente è infortunato ma già c’è, e appunto Marchisio. Quindi penso che il mercato dei bianconeri è stato più che buono, visto che hanno indebolito sia Napoli che Roma togliendogli i migliori giocatori che avevano in rosa. Il mancato arrivo di Witsel? Non è un gran calciatore, è vero che mette tanto temperamento ma è anche vero che la Juve ha già in casa giocatori del genere che non hanno niente da invidiare al belga. Se arriva a gennaio è un uomo in più che può servire, però non modificherebbe l’assetto della squadra”.
Il tutto, al netto della cessione di Paul Pogba al Manchester United: “Su Pogba ho le mie riserve: penso che in Inghilterra non potrà fare tutto quello che ha fatto in Italia. Ha dimostrato in certi momenti di avere la stoffa del campione, ma in altri faceva irritare i propri compagni di squadra. In Inghilterra bisogna correre e finora il suo rendimento non è stato dei più felici. Quindi il problema di averlo ceduto si è trasformato in qualcosa di positivo per la Juventus, che con tutti quei soldi si è costruita qualcosa d’importante per il presente“. Il Napoli, però, nonostante la cessione di Gonzalo Higuain potrebbe non essersi indebolito: “Se Milik tiene questi ritmi il Napoli si è sicuramente rinforzato, anche perché ha utilizzato i tanti soldi incassati dalla cessione di Higuain per inserire nella zona nevralgica del campo dei giocatori importanti e giovani”.
A proposito, invece, dell’assenza da diversi anni di Milan e Inter nelle zone alte della classifica, Moggi ha la sua idea: “Il declino delle milanesi si spiega nel fatto che l’Inter, pur spendendo tanti soldi, non azzecca gli acquisti, mentre il Milan da quando ha finito i soldi di Berlusoni non è più riuscito a prendere giocatori che potessero essere di aiuto alla squadra. Il pubblico però, soprattutto quello interista, sembra essere comunque entusiasta. All’entrata in campo di Gabigol, per esempio, quest’oggi c’è stata un’ovazione. Un’ovazione per cosa? Per chi? Questo ragazzo ha sicuramente fatto bene in Brasile ma bisogna andarci cauti con gli applausi, prima bisogna vedere all’opera i giocatori“.
“I cinesi? Su quelli che vogliono comprare il Milan è inutile parlarne perché ancora non l’hanno preso, mentre gli altri ha già fatto qualcosa di buono, vedi l’acquisto di Joao Mario che è arrivato grazie alla nuova proprietà ed è un giocatore che credo possa dare un impulso positivo alla squadra. In generale, penso che l’ingresso di investitori può essere anche positivo se vengono per dare una spinta al calcio nostrano. Se invece cominciano a prendere stranieri per migliorare la situazione finendo poi per non riuscirci, allora peggiora sia la squadra stessa che la nostra Nazionale“, ha dichiarato l’ex dirigente di Roma e Lazio tra le altre.
Sui giallorossi, invece, Moggi si è espresso così: “Nella Roma è stata sbagliata la campagna acquisti, che ha indebolito la squadra. Contro il Torino ha dato dimostrazione di ciò che penso dall’inizio, ovvero che la difesa non è protetta da un centrocampo che solo parzialmente può dare certezze e va in tilt anche con Manolas, che è il migliore. Poi quando hai un centravanti come Dzeko, che viene anticipato o sbaglia anche di testa nonostante la sua stazza, ci si ritrova a lottare e costruire tanto in mezzo al campo senza riuscire a concretizzare nulla perché manca uno tipo Higuian. Inoltre, visto che non so dare una risposta a questo, bisognerebbe capire cosa intende dire Spalletti quando dichiara di avere delle teste matte in squadra“.
“Se la Roma avesse Milik o Higuain, tanti discorsi sui giallorossi non si farebbero. L’ambiente? Ha delle colpe, indubbiamente. Io sento le conferenze pre-partita a Spalletti e l’unica domanda che gli pongono è ‘ma Totti? ma Totti?’. Totti è un giocatore che ha 40 anni, che fa il possibile quando viene chiamato in causa ma non ha più le caratteristiche di tenuta che aveva in passato. Non sempre Totti quando entra riesce a mettere a frutto le sue qualità e quindi il problema è tutto dell’allenatore: se non lo schiera è colpa sua perché non l’ha fatto, se lo mette in campo e Totti praticamente non fa niente allora anche in quel caso lì viene criticato”, ha continuato l’ex direttore generale della Juventus.
“Spalletti, quindi, deve essere sempre bravo a saper giostrare in questa situazione. Le dichiarazioni fatte nei giorni scorsi da Nainggolan vanno tenute in conto: gli altri componenti della squadra possono risentire di questa vicenda relativa al capitano giallorosso. Se avrei proposto il rinnovo a Totti? Questo è un problema che riguarda la società capitolina, se l’hanno fatto e se lo rifaranno è perché ritengono sia una cosa giusta fare“, ha dichiarato Moggi a proposito del numero 10 capitolino.
L”ex manager di Roma, Lazio, Torino, Napoli e Juventus, infine, ha risposto a due curiosità: “Se ritornerò un giorno nel mondo del calcio? Questa è un qualcosa che lo dirà il futuro, non il presente. L’attuale dirigenza bianconera è simile alla mia? Sulle somiglianze non ho mai creduto. Sul fatto che sia una società che sta facendo molto bene non c’è dubbio. Mettere in relazione una dirigenza con un’altra, però, mi sembra una cosa fuori luogo“, ha concluso Luciano Moggi.