Moeller a La Stampa: "Khedira fortissimo, perché la Juve ha ceduto Coman?"

07.10.2015 09:00 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Moeller a La Stampa: "Khedira fortissimo, perché la Juve ha ceduto Coman?"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Andreas Moeller ha parlato a La Stampa di Juventus: «Khedira i è un gran giocatore. Dopo un infortunio ci vuole tempo per tornare al top e bisognerà avere un po’ di pazienza, ma ha tanta potenza e soprattutto è un leader vero in campo. Trascina e ha la fiducia di tutti, con la sua esperienza un tecnico non ha mai problemi». 

Può aiutare a far dimenticare Pirlo o Vidal?   «Sono due giocatori diversi, ma Khedira è davvero unico nel suo genere. Sa difendere e attaccare, corre per 90 minuti a destra, a sinistra e in attacco. Sami è un lavoratore che vince contrasti e in battaglia mette sempre grinta, poi sa fare anche gol e assist…». 

Può aiutare Pogba a fare un nuovo salto di qualità?  «Pogba non è più un talento: questa storia ormai è finita. Adesso è un uomo, un leader della squadra e deve guidare la Juve: saprà prendersi le sue responsabilità». 

Da tedesco ed ex bianconero, Draxler era pronto per la Juve?  «E’ meglio per lui restare in Germania ancora 2-3 anni. E’ bravo tecnicamente, ma gli manca personalità: gioca ancora come un giovane primavera». 

A proposito di giovani, che ne pensa del passaggio di Coman al Bayern Monaco?  «E’ un affare che non ho capito: lui è fortissimo. Sulla fascia è veloce, ha personalità e non ce ne sono tanti come lui in Europa. E poi ha solo 19 anni: il Bayern ha fatto un grande colpo, ma il calcio in Italia è forse diverso dalla Germania? (ride, ndr)». 

La Juve tra due settimane sfiderà il Borussia Moenchengladbach. Che squadra troverà in Champions?  «La scorsa stagione è arrivata terza, ora è partita malissimo e ha cambiato l’allenatore, ma il Borussia è in crescita e per la Juve sarà molto molto difficile. Il collettivo è il loro punto di forza, anche perché non hanno più Kruse e Kramer». 

I bianconeri riusciranno a rimontare in campionato?  «Non sarà facile perché una squadra nuova ha bisogno di un po’ di tempo. Sarà importante entrare nella Champions, quello conta quasi più dello scudetto per sviluppare un progetto».