Mazzola: "Napoli-Juve dal pronostico difficile, ma non tifo per i bianconeri"

27.03.2017 22:30 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Mazzola: "Napoli-Juve dal pronostico difficile, ma non tifo per i bianconeri"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Alessandro Mazzola, ex calciatore dell’Inter, è stato intervistato da Pianetazzurro.it. Ecco le sue parole:

Mazzola, dopo la sosta per gli impegni delle varie Nazionali, Napoli e Juventus, tra campionato e Coppa Italia, si affronteranno due volte. Un giudizio su queste due partite?

“E’ un risultato difficilissimo da capire. Sono due squadre molto forti. Il Napoli ha qualcosina in più come inventiva, mentre la Juve ha una determinazione che la porta a fare sempre ottime gare. E’ difficile fare un pronostico. Ma non tifo Juve (sorride ndr)”.

Che idea si è fatto di questo ritardo, chiamiamolo anche tira e molla, per quanto concerne il rinnovo di Mertens. E’ una situazione che sta andando un po’ troppo per le lunghe. C’è il rischio che il calciatore possa lasciare Napoli?

“Io credo che una piccola percentuale di rischio ci sia. A mio modo di vedere è comunque abbastanza bassa.  A Napoli ha trovato l’ambiente giusto , ha fatto tante cose belle, la squadra è forte. Alla fine si metteranno d’accordo”.

In questi giorni si è parlato di due calciatori che sarebbero molto vicini al Napoli. Si tratta di Kessiè e Keita Balde. Se queste voci fossero confermate, secondo lei, quel gap con la Juve verrebbe colmato?

“Sono due calciatori che a me piacciono moltissimo. A questo punto diventerebbe un gap minimo”.

Certe discussioni dovrebbero terminare a fine gara. Le dichiarazioni di De Laurentiis nei confronti di Sarri, a suo avviso, possono aver incrinato quello che sembrava un bel rapporto. Almeno inizialmente.

“Non credo. Sarri è uno tosto, a me piace moltissimo. Il Napoli deve tenerselo stretto”.

Secondo lei non è una finta tregua?

“No. Credo che alla fine resterà a Napoli. I presidenti sentono anche il parere dei calciatori e sembra che tutti siano con Sarri”.

La sudditanza. Proviamo a sfatare questo sostantivo che spesso ricorre  quando si arbitra la Juve. Quanto è vera questa cosa?

“Secondo me sono cose di altri tempi. Oggi non possono esistere più”.

Cosa si può fare per aiutare maggiormente questi arbitri a sbagliare meno. L’introduzione della VAR può eliminare ogni problema, oppure c’è da lavorare ancora molto?

“E’ difficile dirlo. Oggi il calcio è diventato molto veloce. E’ importante la collaborazione tra gli arbitri, magari anche l’utilizzo di una telecamera dall’alto. Resta un problema molto difficile”.

Non voglio farla entrare in polemica con nessuno, né tantomeno coinvolgerla in discorsi che esulano dal calcio. Voglio soltanto una sua opinione su cosa può fare una  società per non essere ostaggio di soggetti che non possono essere definiti tifosi. Mi riferisco all’inchiesta che in questi giorni ha coinvolto la Juve e la ‘Ndrangheta.

“E’ molto difficile. I dirigenti devono essere molto attenti a chi frequenta lo stadio, chi assiste agli  allenamenti. E’ una battaglia molto dura, ma se si è uniti e attenti si può vincere”.

Questa corsa al secondo posto come la vede? Roma e Napoli: chi ha maggiori chance?

“E’ una lotta difficilissima che andrà avanti fino all’ultima giornata. C’è molto equilibrio. Forse il Napoli ha qualche giocatore di’inventiva in più rispetto alla Roma. Questo, alla lunga, potrebbe favorirlo”.

Una battuta su Inter e Milan?

“La seconda squadra non la conosco. Dove gioca? (Ride ndr). L’altra la conosce molto bene. Ha un ottimo allenatore. Il prossimo anno sono convinto che giocherà per i primi posti. Pioli mi piace molto”.

Il calcio italiano ha bisogno del ritorno di questi grandi club e di tecnici capaci, come mister Pioli.

“E’ vero. Sono d’accordissimo”.