Mazzocchi: "Vedrei bene Dybala nell'attacco Juve"

26.03.2015 18:50 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Mazzocchi: "Vedrei bene Dybala nell'attacco Juve"
TuttoJuve.com
© foto di Federico De Luca

Il giornalista di “Rai Sport” Marco Mazzocchi, è intervenuto ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com. Ecco le sue considerazioni:

In questi giorni si è parlato molto di oriundi. Che idea ti sei fatto?

«Io penso che, se esistono delle regole che prevedono l'utilizzo di giocatori che possono essere definiti italiani in quanto oriundi, sono convocabili e un CT vuole convocarli, è giusto così. Sono uno che vive di regole, ribadisco per me è giusto. Dico però di stare più attenti ai settori giovanili, perché se vediamo i due oriundi che sono stati convocati, Eder e Vazquez, non sono due ragazzini dei vivai, ma sono giocatori che hanno già una certa esperienza. Se poi l'oriundo ti fa la differenza, ancora meglio. Non so sinceramente sei tanto Vazquez quanto Eder possano fare la differenza».

Nello specifico, reputi giusta la convocazione di Franco Vazquez?

«Non credo che giocherà a Sofia, magari lo vedremo contro l'Inghilterra visto che è un’amichevole, giusto per testarlo. D'altronde Vazquez è uno che l'anno scorso giocava in serie B e nemmeno tanto, adesso è esploso in serie A e va valutato a certi livelli, ma comunque credo che sia stato giusto dargli una chance visto il campionato che sta facendo. Nel numero dei giocatori che Conte poteva convocare ci sta benissimo, considerato anche che è più italiano di Eder...».

Hai seguito da vicino in questi giorni gli allenamenti della squadra di Conte. Come hai visto “El Mudo”?

«Il primo giorno sembrava un po' spaesato, com'è giusto che sia essendo all'esordio. Tra l’altro non ha compagni di club qua. Bene o male gli Juventini per esempio, arrivano che si conoscono già e si trovano bene anche qui. Non è un caso secondo me che nei primi allenamenti corricchiava più insieme ad Eder, essendo entrambi le novità e gli oriundi di cui si è tanto parlato, quindi si confrontavano sulle loro prima impressioni. Adesso lo vedo molto più tranquillo con il resto del gruppo».

In rosanero c'è un altro giocatore che è stato vicino alla convocazione. Parliamo ovviamente di Paulo Dybala, che però ha declinato la chiamata. Lo avresti visto bene nella truppa di Conte?

«Io, se è per questo, lo vedrei bene anche nell'attacco della Juventus (ride, ndr). Comunque a me non piace che si vada a chiedere ad un giocatore "Vuoi venire a giocare con l'Italia?", preferirei di gran lunga una situazione come quella di Thiago Motta qualche anno fa, quando lui stesso dichiarò: "A me piacerebbe giocare nell'Italia", è un po' diverso. Mi darebbe più l'impressione che un giocatore sia realmente attaccato a questo paese. A me sinceramente non è piaciuto che sia stato Conte stesso ad andare a chiedere la disponibilità. Ma non è successo solo nel caso di Dybala, anche ad Icardi è stato chiesto e ha detto "No mi piacerebbe giocare con l'Argentina", scelta legittima attenzione. Bisogna vedere se Dybala, così come Icardi, se tra qualche anno non dovessero essere convocati per l’Argentina dicessero "Uh mi piacerebbe tanto giocare nell'Italia”. Per coerenze preferirei che non accadesse. C'è da dire comunque che “La Joya” è un giocatore che in Nazionale starebbe benissimo, nonostante non stia attraversando un gran periodo di forma».

Nella rosa attuale del Palermo, c'è qualche altro giocatore italiano che avrebbe meritato la convocazione? Magari Rigoni...

«Rigoni sta facendo la migliore stagione della sua carriera, nonostante non sia più un ragazzino, e questo va tenuto in considerazione. E' un bel giocatore d'esperienza. Diciamo che a me del Palermo piace molto Lazaar, ma purtroppo non è italiano. Se lo fosse stato, avrebbe fatto al caso di Conte, visto che sulle fasce non siamo messi benissimo. Uno che avrebbe meritato l'azzurro in qualche momento della sua carriera, anche solo una convocazione, è Stefano Sorrentino, purtroppo ormai è un po' tardi».

Che idea ti sei fatto del campionato fin qui disputato dal Palermo? Dopo un ottimo girone d'andata, zero vittorie nelle ultime cinque partite...

«Innanzitutto non mi aspettavo che il Palermo facesse questa stagione, ero molto scettico a dire la verità. Come anche tanti palermitani immagino. Quindi, non pensavo potesse fare un girone d'andata così, credevo trovasse qualche difficoltà in più e lottare per la salvezza, non per l'Europa, come è accaduto fino a qualche settimana fa. Il fatto che dopo un girone disputato bene, si sia detto "noi il problema della salvezza lo abbiamo risolto alla grande", li ha fatti un po' mollare psicologicamente. Penso che ci sia stato un rilassamento mentale, che è giustificabile perché il Palermo è una squadra che ha dimostrato di meritare posizioni più alte in classifica, ma ad oggi non è una squadra che può lottare per l'Europa. Una squadra che sa che per il resto delle giornate, a meno di vittorie belle e importanti, non ha più nulla da chiedere. Quindi per questo si sono mentalmente rilassati. Forse i tifosi rosanero dovrebbero mettergli un po' di pressione, che so magari dire "Ok, abbiamo raggiunto la salvezza, abbiamo fatto un buon girone d'andata, ma qualche altra vittoria non ci dispiacerebbe!"».