Massimo Mauro: "Il campionato è finito, ora conquistiamo l'Europa"

19.04.2015 23:20 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Massimo Mauro: "Il campionato è finito, ora conquistiamo l'Europa"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Nel suo editoriale settimanale per Repubblica.it, l'ala della Juventus, Massimo Mauro ha parlato del campionato italiano e degli impegni delle nostre  squadre in Europa: "La lotta allo scudetto è definitivamente terminata con la vittoria della Juventus sulla Lazio. A dire il vero dalla prima partita sino ad oggi, Allegri, giocatori e società non hai mai dato luogo a dubbi sull'esito. Basta vedere il campionato delle altre, che mentre la Juve faceva semplicemente il proprio dovere, non lo hanno fatto: mi riferisco soprattutto a Roma e Napoli. Tutta un'altra cosa la Juve invece: gestione di uomini, dei problemi avuti, delle cose quotidiane, il rapporto con la vecchia Juve reduce da tre scudetti. Tutto è stato eccellente. Dal punto di vista del gioco, la squadra di Allegri si è saputa adattare alle situazioni che gli si sono presentate: peso che non bisognerebbe farlo, ma io guardo ad una grandissima squadra. Invece con intelligenza, Allegri e i giocatori quando hanno affrontato squadre più forti si sono saputi adattare. I giocatori non  hanno perso la voglia di 'picchiare', agonisticamente parlando, mettono la gamba in ogni contrasto, giocano con una grande decisione. Hanno tutto ciò che serve per essere giocatori. Conta il dribbling, la capacità di fare le giocate, assumersi i rischi, le giocate. Ma conta soprattutto il cuore: o ce l'hai o non ce l'hai, ed alla Juve lo tirano fuori tutti. Inoltre il rapporto con la tifoseria è eccezionale: lo stadio in questo ha aiutato moltissimo, anche dal punto di vista della cultura sportiva. E sarebbe straordinario se i tifosi si 'dimenticassero' delle altre e facessero tifo solo per la Juve. Tornando alla capacità di adattamento, la Juve l'ha dimostrata tutta nella gara d'andata con il Monaco. Ha affrontato la partita con intelligenza e prudenza, per ora sono qualità, almeno finchè i risultati daranno ragione. Nel ritorno il Monaco farà la Juve, stando attento a non prendere gol, mentre la Juve potrebbe sorprenderci partendo forte per mettere il golletto e quindi la qualificazione in cassaforte. Starà ai giocatori, più che ad Allegri, trovare subito la chiave di lettura.

La Juve del resto ha parecchi allenatori in campo: il secondo gol alla Lazio parte da Pirlo che fa il mediano, e lui a livello difensivo è un giocatore straordinariamente bravo, e poi Bonucci che capisce tutto e si inserisce sfruttando il movimento degli altri.  Insomma, andiamoci a prendere l'Europa visto che non lo facciamo da troppo tempo. Il Napoli ha il 99,9 di passare, ed il livello nettamente superiore espresso in Europa rispetto al campionato ha una spiegazione. In coppa è più facile divertirsi, non convivere con le assurdità del campionato. Silenzio stampa, ritiro forzato punitivo: sono due delle cose culturalmente più scarse che esistono. E' come dire che è colpa di qualcuno, come aizzare violenza nei confronti dei giocatori che invece hanno solamente perso una partita. In coppa sei più leggero, più voglioso: poi puoi anche perdere, ma la testa è più convinta. Ritiri eec. sono cose che fa chi non ha idea di cosa sia il pallone. E poi in ritiro aumentano i vizi: la playstation che rimbambisce, si mangia, si fuma di più. Ovviamente questo discorso sulle coppe lo riferisco al Napoli, mentre a Firenze è un po' diverso. Montella ha credito e personalità nei confronti della società, a Napoli invece c'è il terrore di fare questo, e poi magari qualcuno pensa che sia merito dei ritiro se hanno vinto in Germania. Anche la Roma, e torno al campionato, gioca con paura: sono terrorizzati,l'unico che tenta il dribbling e Ljajic, Naigoolan è l'unico che lotta. Troppi infortunati, è vero, ma giocare in un clima spaventoso non aiuta. Dubbi, pettegolezzi, tutte cose che rovinano un ambiente che invece con la qualità tecnica della squadra poteva funzionare.