Llorente e Tevez firmano il successo Juve in Svezia. Qualificazione ad un passo, ai bianconeri con l'Atletico basterà un punto

26.11.2014 23:00 di Antonio Guerra   vedi letture
Llorente e Tevez firmano il successo Juve in Svezia. Qualificazione ad un passo, ai bianconeri con l'Atletico basterà un punto
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Llorente – Tevez, e la Juve va. Vittoria meritata della Signora in terra svedese. Sfatato il tabù trasferta, la Signora non vinceva lontano dalle mura amiche dal febbraio 2013, secco 3-0 al Celtic. Bloccata la Juventus nel primo tempo, il terreno di gioco ed il Malmoe racchiuso in pochi metri non permette ai bianconeri di sviluppare la manovra. Cambia il copione nella ripresa, svedesi più lunghi, i bianconeri prendono campo e colpiscono con lo spagnolo e l’argentino. Qualificazione ad un passo, con l’Atletico basterà un punto.

 

Vincere. Un verbo, sette lettere e un significato di vitale importanza per la Juventus. Nessun tipo di calcolo, questa sera per i bianconeri conterà solamente superare il Malmoe per avvicinarsi in maniera decisa al passaggio agli ottavi di Champions. Age Hareide sostiene che la sua squadra scenderà in campo per imporre il suo gioco, i giocatori fanno appello ai propri tifosi affinché spaventino la Signora per tutti i novanta minuti della gara. Non nevica a Malmoe, in ogni caso la Juventus troverà un terreno duro e pesante, è stato anche leggermente accorciato sulle corsie esterne, sempre rispettando le norme Uefa, i bianconeri però non vogliono che si ripeta un Galatasaray bis. Nessuna sorpresa nell’undici iniziale, c’è Buffon tra i pali, difesa a quattro formata da Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini e Padoin; a centrocampo Pogba, Pirlo e Marchisio, Vidal dietro il tandem Tevez – Llorente. 4-4-2 per gli svedesi, Olsen in porta; Tinnerholm, Helander, Ricardinho, e  E. Johansson in difesa; Halsti, Eriksson, Adu, Forsberg a centrocampo; in attacco la coppia Rosenberg - Thelin. Bianconeri in maglia verde, l’unico precedente non è confortante, 1-0 con l’Atletico con deviazione vincente da parte di Arda Turan. Come da copione, il Malmoe è subito aggressivo, il pessimo terreno di gioco aiuta in un certo senso gli svedesi, Juve in difficoltà nell’impostare l’azione palla a terra, il Malmoe risolve il problema con lanci lunghi per la testa di Thelin. Il primo tiro in porta è di marca svedese, Thelin ci prova con un destro sbilenco. Partita non bella, il campo da “beach soccer” non consente di sviluppare la manovra in maniera fluida, e allora ecco che Lichtsteiner si lancia da solo in una corsa da centometrista, lo svizzero crossa, dalle retrovie sbuca Vidal, il potente sinistro del cileno viene disinnescato da Olsen. Al 17’ punizione dalla distanza di Pirlo, pallone comodo per l’estremo difensore danese. Squadre più lunghe intorno alla mezzora, ne approfitta la Juve con un’azione personale di Tevez, l’Apache entra in area e quasi dalla linea di fondo effettua un cross che Olsen non ha problemi a bloccare. Giocata geniale di Pirlo al 28’, Marchisio si inserisce ma riesce solamente a spizzare con la punta del piede il pallone servitogli dal Professore. Possesso palla favorevole ai bianconeri, il Malmoe spezzetta il gioco con interventi a volte duri. I padroni di casa chiedono il calcio di rigore al 32’ per un presunto fallo di Vidal su Halsti, Proença lascia correre. Al minuto numero trentacinque Olsen veste i panni del Roberto di turno, pennellata di Vidal, inserimento dalle retrovie di Marchisio, il Principino calcia a botta sicura ma il numero uno svedese compie un autentico miracolo. Facile preda di Buffon il tiro di Thelin al 39’, gli risponde Vidal con un tiro terminato alto sulla traversa. Brivido per la Juventus al 42’, Rosberg lavora un buon pallone per Forsberg, il centrocampista entra in area, Buffon in uscita gli chiude lo specchio, il tiro termina sull’esterno della rete. Due minuti più tardi una potenziale occasione da rete per i bianconeri si trasforma in un’azione di ripartenza del Malmoe con Forsberg che palla al piede percorre quasi tutto il campo prima di calciare in porta, puntata del giocatore che si perde sul fondo. 0-0 il primo tempo, Vidal e Marchisio hanno sui piedi l’occasione per firmare il vantaggio, ma evidentemente dopo la serata di Roberto dell’Olympiacos c’è quella di Olsen del Malmoe, doppio intervento prodigioso che nella prima frazione di gioco inchioda i bianconeri sul pareggio a reti bianche.

 

Inizio di ripresa a tinte verdi, è ancora Marchisio a provare la conclusione, Olsen si oppone. La Juventus vuole il vantaggio, lo sfiora con Tevez su pallone di Vidal, l’Apache non riesce ad allungare la gamba per spingere la sfera oltre le spalle di Olsen. Juventus più decisa nel secondo tempo. Gli sforzi vengono premiati immediatamente, Malmoe più lungo rispetto al primo tempo, Marchisio su verticalizzazione innesca Llorente, lo spagnolo si ritrova faccia a faccia con Olsen, lo dribbla e poi con il mancino la piazza in rete. Al terzo tentativo la Juve fa centro. Più decisi i bianconeri, il Malmoe arretra il baricentro, Pirlo e compagni hanno più campo per sviluppare gioco, sempre Marchisio al tiro al 57’, palla centrale per Olsen. Al 60’ punizione di Pirlo per la testa di Llorente, il Navarro colpisce male. Prima parata di Buffon al 64’, conclusione centrale di Adu. Azione di ripartenza bianconera al 65’, Tevez – Marchisio duettano, il tiro del numero otto bianconero è di facile lettura per Olsen. Mister Hareide effettua il primo cambio al 69’, fuori Thelin per Cibicki. Gran lavoro di Padoin sulla corsia sinistra, il cross del tuttofare bianconero è per la testa di Llorente, testata centrale del Rey Leon. Finisce al 71’ la partita dello spagnolo, è il suo graffio a portare in vantaggio i bianconeri, inizia la gara di Alvaro Morata. Sviluppa la manovra in maniera più fluida la Juventus, qualche volta si rilassa in un preziosismo di troppo, immediate arrivano le urla di richiamo di Allegri. Chiede il cambio Claudio Marchisio, il Principino è autore di un’ottima partita, nell’arco della gara ingaggia un duello personale con Olsen, nella ripresa è anche in versione recupera palloni. Poi, complice qualche problemino fisico, fa cenno alla panchina di non poter proseguire, al suo posto Pereyra. El Tucumano rimedia subito il giallo, è un’ammonizione “ben spesa” perchè l’argentino evita il contropiede di Eriksson. Incredibile traversa di Morata all’86’, Pereyra da il là, Tevez prosegue, pallone centrale dell’Apache per Morata che da due passi spara sul legno della porta di Olsen. Resta in bilico la gara, Rosenberg ci prova dalla distanza, Buffon si accartoccia sul pallone e lo fa suo. Solo momentaneamente, perchè Tevez la chiude. Lancio di Chiellini per Morata, l’ex Real si scontra con Johansson, il Malmoe chiede il fallo, Pogba alimenta l’azione, palla per Tevez, l’argentino calcia non bene ma quel tanto che basta per firmare il 2-0. Veementi le proteste degli svedesi, ne fa le spese proprio Johansson, il difensore viene mandato in anticipo negli spogliatoi da Proença. Fischi da parte del pubblico, si accende un po’ il match, Morata viene ammonito, stessa sorte per Rosenberg. Con l’orgoglio il Malmoe si proietta in avanti, Rosenberg ci prova ancora, la manona di Buffon manda il pallone in angolo. Poi arriva il triplice fischio finale di Proença, la Juventus torna a vincere in trasferta. Più catriva e concreta la squadra bianconera nella ripresa, difesa che controlla senza particolari affanni, Padoin interpreta al meglio il ruolo di esterno basso, Pirlo dirige, Marchisio recupera e si inserisce, dinamico Pogba, ha bisogno di carburare Vidal. In attacco Llorente si vede poco nel primo tempo, meglio nella ripresa, pesante il suo gol, come quello di Tevez che di fatto chiude la gara. Un solo punto tra gli ottavi e la Juventus, e domenica è derby allo Stadium con il Torino. La Signora torna dalla Svezia con il sorriso stampato sul volto.