Libero- Il cattivo pensiero di Conte

Secondo Libero, Antonio Conte sa il fatto suo e sembra uno di quei marpioni a cui la donzella con cui si accompagna chiede speranzosa: «Ma mi ami?», e lui risponde con nonchalance: «Diciamo che non ti odio». Conte si sta comportando allo stesso modo con la Juventus. A Torino vogliono fargli firmare il contratto ma lui fa orecchie da mercante. Il suo contratto va in scadenza nel 2015 e a nulla sono servite le serrate lusinghe della Juventus, che per prolungare il rapporto che oggi vale sui 3 milioni stagionali. Il punto è che, in cima alle priorità diConte, c’è la sua volontà di vincere. E per vincere servono investimenti sul mercato. (...).

Occorrono giocatori che sappiano fare la differenza anche in Europa e che permettano di poterpassare al sempre sospirato 4-3-3. Riconfermare il gruppo non basta, perché la squadra attuale, ad oggi, non se la può giocare alla pari con le corazzate europee, e poi si sa che l’arrivo di nuovi elementi funziona sempre da stimolo a far meglio. Conte non e' disposto a sorvolare e a chiudere un occhio, a Bari, dopo aver portato i pugliesi in Serie A, se ne andò sbattendo la porta prima dell’inizio della stagione, appena venti giorni dopo aver firmato il rinnovo di contratto. Perciò, anche se l’attaccamento di Conte alla Juventus è forte, i pensieri sono rivolti soprattutto alla sua crescita professionale. I pretendenti non mancano. A differenza di Giulio Cesare, che preferiva essere primo in un villaggio barbarico piuttosto che secondo a Roma, il tecnico bianconero vorrebbe essere primo ovunque, in Italia e in Europa.