Libero - Cairo: "Cerci e Immobili un po' frettolosi ad andar via. Parma? Sbagliato allentare controlli, anche la Juve indebitata in modo importante"
Urbano Cairo, presidente del Torino, ha rilasciato un'intervista a "Libero": "Non voglio pormi obiettivi, ragioniamo partita per partita. Stiamo portando avanti un’idea di calcio che coniuga il bilancio con i risultati sul campo. Ci stiamo riuscendo con la crescita dei giovani di talento e con l’esaltazione del collettivo: l’anno scorso Cerci e Immobile erano gli autori dei due terzi delle reti, oggi i gol sono distribuiti in tutta la squadra. Cerci e Immobile non stanno trovando la fortuna che meritano, entrambi sono stati un po’ frettolosi ad andar via e forse se ne stanno pentendo. Se li riprenderei? Dipende dalla loro voglia, ma adesso non ci penso. Richieste per Darmian e Glik? No, anche perché non sono in vendita. Sono con noi da quattro anni e si trovano benissimo. Resteranno, se questa è la loro volontà. Venderemo i giocatori solo se chiederanno di andar via per mancanza di stimoli, a quel punto troveremo valide alternative.
Come fece la Juve con Zidane nel 2001 (....) Cosa penso del caso Parma?È sbagliato dare la caccia al colpevole. Ci sono delle regole, la Covisoc controlla in base a due parametri: quando vengono pagati gli stipendi e il rapporto tra fatturato e debiti. Sono regole introdotte nel 2007, prima c’erano parametri più stringenti: è stato sbagliato allentare i controlli, in un momento in cui anche le grandi squadre come la Juve sono indebitate in modo importante. È inutile prendersela con Tavecchio, che è in Federcalcio da pochi mesi. Mi sembra che Tavecchio sia condizionato molto meno da Lotito. Non credo ci sia un problema con Claudio, lo abbiamo eletto consigliere federale e ha alcune buone idee. A volte si lascia andare troppo: non condivido quanto ha detto con Iodice sulle piccole squadre. La bellezza dello sport è anche Davide che batte Golia, perciò il caso del Carpi è stupendo".