La Stampa - Di Livio, il tifo che non ha mezze misure

05.03.2015 08:50 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
La Stampa - Di Livio, il tifo che non ha mezze misure
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Su La Stampa si parla del caso Di Livio.

Si sa, il tifo calcistico non ha mezze misure ed è più permaloso di una moglie trascurata. E così nel mirino di una fetta (grane?) dei sostenitori della Juventus è finito anche Angelo Di Livio, l’indimenticato Soldatino della Juve di Marcello Lippi. Il numero 7, quello della “lucidatrice”, sempre la solita finta con cui però saltava inesorabilmente l’uomo prima di crossare per la testa di Vialli o Ravanelli. C’è addirittura chi è arrivato a chiedere la rimozione della stella a lui dedicata allo Juventus Stadium, un po’ come era successo con Zibì Boniek, colpevole di “antijuventinità”.  

 

E quale sarebbe la colpa di Di Livio? L’essersi schierato sul fronte della Roma alla vigilia del match di lunedì sera tra bianconeri e giallorossi:«Se battiamo la Juve, si può riaprire il campionato», questa la frase incriminata, detta a una radio romana. Insomma, i tifosi bianconeri più integralisti non ci sono stati: ma come? proprio tu, giocatore idolatrato dalla curva parli come un giallorosso qualsiasi? 

 

Poco conta per costoro che Di Livio, oggi osservatore per la Figc, sia cresciuto calcisticamente nella Roma e che il figlio Lorenzo sia probabilmente il talento più cristallino in forza alla Primavera giallorossa. Il tifo non perdona. Ma non tutti i sostenitori bianconeri si sono schierati contro l’ex numero 7, il dibattito resta quindi aperto: la stella di Di Livio deve ancora brillare allo Juventus Stadium? Ai posteri e soprattutto alla dirigenza di corso Galfer l’ardua sentenza.