La Repubblica - Calcioscommesse, indagine chiusa: Conte, fu frode. Archiviazione per Bonucci

31.01.2015 08:10 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
La Repubblica - Calcioscommesse, indagine chiusa: Conte, fu frode. Archiviazione per Bonucci
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La Procura di Cremona - anticipa stamane il quotidiano "La Repubblica" - ribadisce l’accusa di frode sportiva nei confronti del commissario tecnico della nazionale Antonio Conte. E' quanto riporta il documento di chiusura indagini che verrà depositato dal procuratore capo Roberto Di Martino la prossima settimana. Il frutto di quasi quattro anni di lavoro che - si legge sul quotidiano - restituisce l’idea di un calcio malato allo stadio terminale, con un totale di circa 250 calciatori coinvolti (per la metà dei quali verrà chiesta l’archiviazione) un centinaio di indagati per frode e una cinquantina accusati di associazione per delinquere. Tra questi, Beppe Signori e Stefano Mauri.

I fatti contestati ad Antonio Conte risalgono ai tempi in cui era allenatore del Siena. Alcuni calciatori di quella squadra, finiti per altri versi al centro delle indagini, hanno accusato il tecnico di aver “lasciato” la squadra libera di decidere se giocare davvero oppure regalare agli avversari la partita con l’Albinoleffe, e di essere stato a conoscenza dell’accordo per “lasciare” la partita contro il Novara. L’indagine condotta su quei fatti dal servizio centrale operativo della polizia, fu molto approfondita, conobbe ramificazioni e momenti anche drammatici - il resconto di Giuliano Foschini e Marco Mensurati sulla testata diretta da Ezio Mauro -. In uno di questi, davanti ai magistrati di Bari che lo interrogavano su Bari-Salernitana chiedendogli come mai un allenatre come lui non si fosse accorto del suk in cui si era trasformato il suo spogliatoio, un Antonio Conte in grande difficoltà arrivò a darsi “del coglione”. Ciononostante la giustizia sportiva più di due anni fa si affrettò a ridimensionare l’accusa della procura (frode appunto) qualificando quel comportamento con il peccato veniale dell’omissione di denuncia, e squalificò Conte per quattro mesi. Oggi la procura di Cremona insiste, fu frode, autorizzando nuove domande sulla scelta della giustizia sportiva. Ribadite le accuse di associazione per delinquere per Stefano Mauri. Verrà chiesta l’archiviazione, invece, per Bonucci e Criscito.