Keita: "Se battiamo i bianconeri, il campionato torna in gioco. Importante sarà quello che ci trasmetteranno i nostri tifosi"

01.03.2015 10:30 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Keita: "Se battiamo i bianconeri, il campionato torna in gioco. Importante sarà quello che ci trasmetteranno i nostri tifosi"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Il giocatore della Roma, Keita ha parlato a La Stampa: "Mi preparo come si fa quando ti aspetta una partita scudetto. E non lo dico tanto per dire: se battiamo i bianconeri, il campionato torna in gioco. Importante sarà quello che ci trasmetteranno i nostri tifosi: siamo umani, non è vero che i giocatori si isolano dal- l’ambiente. Se l’Olimpico ci darà allegria, la testa metterà in moto le gambe e avremo buone possibilità di vincere. Ho massimo rispetto per loro, ma chi ha giocato nel Barcellona non può avere paura di nessuno".

La carriera: "Sono un centrocampista di-ensivo, per me conta control- lare il pallone, non perderlo sotto pressione e saperlo girare in fretta al compagno. Io venivo dal Valencia, dove avevo giocato un anno per una grande squadra arrivata in semifinale di Europa League: ho ricevuto critiche preventive da chi non mi conosceva, in Italia ci si concentra troppo sui fatti di casa propria. Qui i tifosi sono molto passionali, a volte da sfiorare il fanatismo: già mi immagino cosa potrebbe accedere nel caso riuscissimo a vincere qualcosa. Di negativo ci sono però i troppi vuoti sulle tribune in alcuni stadi.  Il razzismo fa parte della società, non è un problema del calcio o esclusivamente italiano. Nasce da un’ignoranza diffusa: credo che il presidente della Figc Tavecchio o Arrigo Sacchi abbiano commesso un errore e sbagliare è umano, se poi si ammette di averlo fatto. A Rotterdam per un attimo mi è venuto da ridere per quanto fosse paradossale quella situazione: mi tiri una banana e vieni allo stadio per ammirare le mie prestazioni? Non è comprensibile e comunque è facile prendere posizione".