Il Tempo- La Juve di Allegri non si è mai fatta sorpassare. Cinque giornate a braccetto poi lo strappo col prezioso contributo di Rocchi

22.12.2014 16:30 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Il Tempo-  La Juve di Allegri non si è mai fatta sorpassare. Cinque giornate a braccetto poi lo strappo col prezioso contributo di Rocchi
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Come ricorda oggi il Tempo, la Roma ha aperto il 2014 con una sconfitta allo Stadium che l’ha fatta scivolare a 8 punti di distanza dalla Juventus e lo chiude con altrettanta amarezza: il pareggio contro il Milan senza reti di sabato la allontana dalla capolista, anche se il margine di 3 lunghezze lascia i giochi ancora aperti. Nel campionato passato le speranze tricolori della Roma sono finite subito, proprio in quello scontro diretto perso in malo modo il 5 gennaio. La Juve di Conte è rimasta sempre davanti chiudendo a +17, mentre quella di Allegri non si è mai fatta sorpassare dai giallorossi nel torneo attuale. Cinque giornate a braccetto a punteggio pieno, poi lo strappo col prezioso contributo di Rocchi sempre allo Stadium e un nuovo aggancio della banda di Garcia alla 9ª. Ma la vetta condivisa è durata poco, il tempo per la Roma di perdere a Napoli nel turno successivo e di ricominciare un inseguimento che sta diventando snervante. I numeri certificano la superiorità juventina: 95 punti in 37 gare contro gli 80 dei giallorossi e uno in più dei 94 conquistati da Conte nel 2012 in 40 partite. Un anno record costruito in gran parte nel fortino torinese. Gli 80 punti in serie A sono il terzo miglior risultato di sempre dopo gli 81 di Ranieri in 28 gare nel 2010 e gli 86 di Spalletti in 39 nel 2006.

Ma non sono mai bastati per vincere. Se l’obiettivo del 2015 è vincere, bisogna cambiare marcia. «Faremo tutto il possibile per rendere felici i tifosi» la promessa natalizia di Totti. Il sogno scudetto passa necessariamente per il recupero fisico e mentale di Iturbe, Strootman e Destro, che chiude il 2014 come l’uomo più discusso eppure nessuno ha segnato quanto lui nella Roma: 14 gol, tutti in campionato, segue Gervinho con 13. Al resto dovrà pensarci Sabatini. «Mi inventerò qualcosa» ha promesso. Perché i soldi in cassa, finita la Champions, scarseggiano.