Il Napoli spazza via il Milan senza nemmeno sudare
Il Napoli spazza via un Milan in versione ectoplasma senza nemmeno sudare. Bastano infatti una difesa attenta, ma forse non ce n'era nemmeno bisogno contro i fantasmi di Bacca e Luiz Adriano, e un paio di ripartenze ben fatte agli Azzurri per spazzare via un'accozzaglia rossonera che definire squadra sarebbe un complimento. Un 4-0 col minimo sforzo per Higuain e compagni perché, come aveva già fatto notare mister Allegri dopo la sconfitta del San Paolo, il gioco del "guru" Sarri assomiglia tantissimo a quello dei nostri tecnici catenacciari di 50 anni fa. Altro che calcio moderno, qua ci si mette tutti dietro la linea della palla, si aspetta l'errore dell'avversario e poi ci si affida alla velocità di Insigne e all'eccezionale stato di forma di Re Mida Higuain, che ultimamente trasforma in oro tutto quel che tocca. E non è che si debba aspettare molto per vedere un errore del Milan, anche perché gli uomini di Mihajlovic costruiscono una vera e propria galleria degli degli orrori nel primo tempo: Montolivo non sta in piedi, Bonaventura è impiantato e Zapata sembra Gambadilegno. Proprio da un gentile regalo del difensore colombiano al 13', un rinvio sbilenco che finisce sui piedi di Hamsik, il Napoli trova il gol: con tutto il Milan in uscita, lo slovacco appoggia a Insigne, che mette Allan davanti al portiere. Il brasiliano non trema e batte agevolmente Diego Lopez. Il resto del primo tempo scorre con i rossoneri che si sbattono anche, ma il gioco del calcio è un'altra cosa. Al Napoli basta speculare e tentare di ripartire, neppure con troppo trasporto, quando l'avversario perde palla.
E succederà almeno una trentina di volta in soli 45', a testimonianza di poche idee e pure confuse per la banda di Mihajlovic. E banda non è una metafora. A fine primo tempo i rossoneri rientrano negli spogliatoi accompagnati da cori poco amichevoli dei loro tifosi - "fuori i c..." - ma devono aver male interpretato, perché in avvio di ripresa calano le braghe: basta un uno-due tra Higuain e Insigne e l'ala napoletana si insinua come lama nel burro in mezzo alle belle statuine rossonere. E' 2-0 ma non è finita, perché al 68' ancora Insigne, questa volta su punizione, umilia il Milan. Un 3-0 che comincia a riscaldare la panchina di Mihajolivic: 4 sconfitte su 7 partite, infatti, è uno score che la società non può ignorare. E come se non bastasse, del bel "giuoco" nemmeno l'ombra. Silvio non ne sarà felice. L'autogol di Ely poco dopo la mezzora del secondo tempo è solo l'ennesima conferma della serata no (o forse sarebbe meglio dire dell'ennesima annata no) del Milan...