Il Messaggero - Teotino: "I modi gentili e la rivoluzione di un Conte di nome Max"

24.11.2014 14:30 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Il Messaggero - Teotino: "I modi gentili e la rivoluzione di un Conte di nome Max"
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© foto di Federico De Luca

Gianfranco Teotino ha elogiato Max Allegri sulle colonne de "Il Messaggero": "Al partito degli scettici ormai è rimasto iscritto soltanto Arrigo Sacchi: per ragioni personali più che tecniche, lo considera “presuntuoso e arrogante”, come lo definì in una delle loro litigate televisive. In totale controtendenza con la realtà del Paese, persino gli astenuti stanno calando. Ormai Allegri raccoglie consensi ovunque. Non soltanto fra gli juventini. Anzi, gli juventini sono stati gli ultimi a credere in lui. L’idea di passare da Antonio Conte, un mito con i suoi tre scudetti consecutivi, al Conte Max, da un tecnico tutta grinta e aggressività (anche fuori campo) a un gentiluomo vecchio stampo che non alza (quasi) mai la voce, in estate aveva lasciato sgomento il popolo bianconero. Risparmiatecelo grazie, la richiesta social più trendy di quei giorni. Quattro mesi dopo è cambiato tutto. Perché la Juve continua a vincere come con Conte e gioca pure bene, per qualcuno meglio che con Conte, di sicuro un calcio diverso, più armonico anche se meno aggressivo. Entrato in casa della Signora in punta di piedi, Allegri è riuscito prima a non disturbare e poi, una volta acquisita la fiducia dei giocatori e dell’ambiente, a cambiare tutto l’arredamento. Più cura al possesso palla, la prima preoc- cupazione. Cambio di modulo, il tocco finale. Basta difesa atre. Una rivoluzione coperni- cana rispetto all’era Conte.

Varata oltre a tutto nel momento più difficile: nella partita con l’Olympiakos, una sfida senza ritorno, arrivata dopo una serie di prestazioni poco brillanti (le precedenti in Champions, il pareggio di Sassuolo, la sconfitta con il Genoa, la sofferta vittoria di Empoli). Da allora, un crescendo. Fino all’Olimpico, la migliore prestazione stagionale. Contro la Lazio, nonostante il vantaggio abbastanza precoce e l’inferiorità numerica finale, la Juventus ha avuto il 56,4% di possesso palla. Tutt’altro che fine a se stesso. Ha segnato sia in contropiede (su punizione in attacco a favore dei biancazzurri) il primo gol, sia contro la difesa schierata (male) il secondo e il terzo. Ha mantenuto il controllo del gioco, ma ha anche tentato 187 verticalizzazioni contro le 105 della Lazio. Con continui cambi di marcia. Il campionato è ancora lungo ma certo impressiona la capacità della squadra di Allegri (miglior attacco e migliore difesa) di mantenere la porta inviolata in 9 delle 12 partite disputate. Solo il Bayern Monaco in Europa ha fatto lo stesso, nessuno meglio. Già l’Europa. L’ostacolo che Conte non ha saputo superare. E Allegri? Ne capiremo di più da mercoledì, a Malmoe".