Il cambiamento può attendere. Allegri: "Con l'Empoli mi basta vincere"

01.10.2016 16:05 di  Marco Spadavecchia   vedi letture
Il cambiamento può attendere. Allegri: "Con l'Empoli mi basta vincere"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Bastano i tre punti. La Juve di Zagabria, bella e sperimentale, per ora può attendere. Se in Croazia si è vista una squadra nuova che, a poco a poco, potrebbe diventare la normalità, domani al Castellani vedremo le solite (solide) certezze. Ci sarà tempo per cambiare il sistema di gioco o per qualcosa di diverso. Non ora e non troppo in fretta, però. Certamente, non prima dello stop per le Nazionali. "A Empoli conteranno solo i tre punti per chiudere al meglio questo ciclo prima della sosta" ha detto l'allenatore bianconero presentando il prossimo lunch match della sua Juventus, in scena domani alle 12.30 in terra toscana (QUI IL LIVE INTEGRALE DELLA CONFERENZA). "E' un orario inusuale per il campionato italiano - ha precisato il tecnico livornese -  affronteremo l'Empoli, che viene da due sconfitte con Inter e Lazio ma che, soprattutto a Roma con i biancocelesti, ha fatto una buona partita e non meritava di perdere".
 
EMPOLI DA "DEFIBRILLATORE" - A caccia della terza vittoria consecutiva, dopo il poker alla Dinamo ci si aspetterebbe uno sviluppo dei "test" croati (su tutti il ritorno alla difesa a quattro) contro un avversario meno combattivo, sulla carta, come l'Empoli. E invece no. Saggezza e prudenza viaggiano a braccetto: la sconfitta di San Siro contro l'Inter è troppo vicina e il rabbioso striptease di Allegri al Braglia della scorsa stagione è ancora vivo nei ricordi di tutti. "La sfida di domani è simile a quella di Carpi. E' stata una gara da defibrillatore e ragazzi lo sanno, che sarà una partita importante".

RISCHIO CALCOLATO Cuadrado a sinistra, Pjaca come esterno di centrocampo e un sistema di gioco con Hernanes e Khedira davanti alla difesa: inedita quanto sperimentale, la mezz'ora di prove vista contro la Dinamo (uscito Pjanic e sul 2-0) è servita a mettere a punto i meccanismi di una Juventus che potrebbe presto cambiare pelle. "Quando si cambia c'è sempre maggiore attenzione da parte di tutti e questo può essere un vantaggio. Per fare questo ci vogliono i tempi giusti, i momenti giusti. Durante gli allenamenti stiamo provando diversi sistemi di gioco, o giocatori nelle stesse posizioni ma con caratteristiche diverse".

PJANIC C'E', RODAGGIO KHEDIRA - "Pjanic sta bene, Hernanes sta facendo bene come l'anno scorso, quando veniva massacrato. In regia? Lemina ha fatto bene fino adesso, Sturaro e Marchisio ci daranno diverse soluzioni. Mattiello è in campo contro la Primavera (contro il Sassuolo, ndr). Khedira? Ogni anno ha una sua storia. Ha fatto una preparazione mirata, ma a differenza della passata stagione ha lavorato comunque meno. Lo scorso anno arrivava da un periodo di stop molto lungo. Diciamo che si è rodato".