I tifosi bianconeri insorgono: petizione per cacciare Taglialatela dalla Commissione Antimafia

29.03.2017 17:50 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
I tifosi bianconeri insorgono: petizione per cacciare Taglialatela dalla Commissione Antimafia

Una parte dei tifosi della Juventus insorge su Change.org, famoso portale su cui si organizzano petizioni. Nel caso specifico, sarebbe stata organizzata una petizione per allontanare dalla Commissione Antimafia Marcello Taglialatela, napoletano e tifoso del Napoli, famoso per aver posato anni fa con in mano una sciarpa con su scritto “Juve m***a”. Questo è quanto si legge nella petizione:

"Si chiede l'immediata sospensione dell'onorevole Taglialatela dalla commissione antimafia, almeno per le audizioni che riguardano la Società Juventus fc ed il suo Presidente Andrea Agnelli, per evidente e manifesta parzialità e odio, che scredita pubblicamente la sua capacità di oggettività e di valutazione imparziale dei fatti, dato le sue ripetute dichiarazioni e manifestazione di odio nei confronti della squadra di Torino e dei suoi tesserati. Già ripreso da una immagine, dove tale onorevole espone una sciarpa dal significato chiaro avente scritta "Juve Merda", ora si è esposto in modo ancora più chiaro e inconfutabile, insultando ripetutamente e  incitando all'odio verso la società bianconera durante una trasmissione radiofonica di livello nazionale. Dichiarandola cosa sana e giusta. Non solo, si avventura in accuse pesantissime verso la credibilità del campionato italiano e della classe arbitrale senza uno straccio di prova e senza denuncia presso nessun tribunale. Riteniamo che un ruolo del genere di così tale importanza non può essere ricoperto da un personaggio simile e sopratutto non riteniamo adeguato alla credibilità della stessa commissione che tale personaggio si permetta di giudicare un soggetto da lui continuamente denigrato. Chiediamo immediati provvedimenti per il bene e la credibilità della stessa commissione che ha bisogno di non essere screditata da personaggi che danno priorità all'odio e non alla verità”, si legge.