G.P. Ormezzano: "Ho avuto due fortune nella vita: non essere nato donna af­ghana a Kabul e tifoso Juve a Tori­no. Se il derby si disputa secondo le regole, possiamo vincerlo"

29.09.2013 10:40 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
G.P. Ormezzano: "Ho avuto due fortune nella vita: non essere nato donna af­ghana a Kabul e tifoso Juve a Tori­no. Se il derby si disputa secondo le regole, possiamo vincerlo"
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Gian Paolo Ormezzano ha parlato del derby di oggi alla Gazzetta dello Sport: Per “So foot”, un mensile calcistico france­se così intelligente e spiritoso che in que­ sta Italia pur pregna di calcio manco possiamo sognare non di imitare, ma di capire, ho scritto un articolo che comincia così: «Ho avuto due fortune nella vita: non essere nato donna af­ghana a Kabul e tifoso della Juventus a Tori­no». Ribadisco col derby alle porte: capisco chi tifa Juve da lontano, non sa ed è così bello farsi ammaliare, irretire. Ma a Torino, città di una minoranza bianconera che si crede snob per­ ché tifa Juve e tenta di imitare la erre «roulée» di Gianni Agnelli, non si può, non si deve. Per­ ché no, dico: per spiegarlo vorrei mille righe. Amen.
Se il derby si disputa secondo le regole del football a undici, possiamo anche vincerlo, co­munque giocarcelo. Gli ultimi due hanno vi­sto, sempre sullo 0 a 0, l’espulsione di Glik per un’entrata che alla filiera di gagliardi stopper juventini operanti con loro regolamento spe­ ciale (Morini, Brio, Kohler, Montero, Chielli­ ni..) fu sempre concessa, e la mancata conces­ sione di un rigore clamoroso e da rosso, Bo­nucci su Jonathas. Perderemo anche stavolta, in un solito (o quasi) modo contorto. La novità è che gli juventini credono sempre meno ai lo­ro successi ed hanno quasi smesso di farsi belli di essi. Con Gianni Agnelli ho avuto non pochi colloqui a due (e sono persino riuscito a non scrivere un libro su di lui) e certifico che rispet­ tava eccome il Toro, come anche Boniperti mio amico fraterno. Né il fantasma dell’Avvocato né il vecchio Giampiero splendido e lucidissi­ mo mi perseguitano sui derby. Fervono le interpretazioni di noi granata sull’ «aiutino» alla Juve contro il Chievo: alle­namento per un aiutone nel derby? Pieno ec­cessivo di favori e quindi speranza in un certo ritegno arbitrale? E non è che i sacrosanti rigori datici contro Bologna e Verona siano da pagare subito? Siamo quasi certi che comunque sare­mo fregati, ma non sappiamo come e questa incertezza è quasi affascinante.Ché poi il derby dovrebbe essere granata a tavolino se la Juve (sia chiaro, talora la invidio per il tremendismo che ci ha rubato e ogni tan­tissimo persino la ammiro), che protesta con­tro la giustizia come un berlusconoide qualsia­ si, fosse coerente: per lei il 29, data di oggi, non esiste, il 29 per la Juve fa 31 (giorno che tra l’altro manco c‘è, a settembre). Spero soprat­tutto che noi come loro si riesca a sorridere per­sino di un derby, comunque vada e comunque rinvenga".