Giovinco: ultima ruota del reparto avanzato?

Quest'estate pareva aver riconquistato maggior considerazione all'interno dell'ambiente bianconero e, stante anche il mancato arrivo di un altro attaccante e l'immediato infortunio capitato ad Alvaro Morata, Sebastian Giovinco sembrava aver, in qualche modo, riscritto la sua posizione all'interno delle gerarchie dell'attacco juventino. E invece, in queste due prime uscite stagionali, la formica atomica pare, di colpo, essere scivolata in coda alla lista. Se le certezze si chiamano Carlos Tevez e Fernando Llorente, era probabile ipotizzare che Sebastian potesse avere, nell'idea di Allegri, il ruolo di terza scelta. L'arrivo di Coman e Morata, faceva infatti pensare a possibili difficoltà di ambientamento per due ragazzi giovani provenienti da altri ambienti e campionati. Invece, proprio la spensieratezza e le beata gioventù dei due nuovi arrivati, uniti ovviamente alle loro qualità tecniche, ha sovvertito, in breve tempo, l'ordine dei fattori.

E così, Giovinco, da possibile prima scelta o comunque prima alternativa, si trova, in questo momento, a ricoprire il ruolo di quinto attaccante. Unico motivo di gioia, in questo periodo, per il calciatore di Beinasco, è quello di aver ritrovato la maglia della Nazionale, anche se non da protagonista assoluto. E' ovvio che siamo solo a metà settembre e che certi discorsi sono prematuri, in quanto la stagione sarà lunga e gli impegni molti, ma l'essere stato scavalcato nelle gerarchie, da due ragazzotti di 18 e 20 anni, appena arrivati a Torino, non rappresenta di certo una buona notizia per la formica atomica. Ora toccherà al numero "12" reagire, per cercare di sovvertire l'ordine delle cose, dimostrando, (allenamento dopo allenamento) a mister Allegri, di potersi giocare, sul campo, le proprie possibilità. In caso contrario, già a gennaio, potrebbero riaprirsi scenari di cessione in prestito, se non addirittura di cessione definitiva, nel caso in cui dovesse arrivare un'offerta giudicata congrua.